
Moda Pelle abbandona Firenze
LA pelle saluta Firenze. Chiude un´esperienza di tre anni e se ne va. I conciatori toscani porteranno da ora in poi le loro pelli solo alla maxi fiera bolognese, Linea pelle, e alla più piccola manifestazione milanese Trend Selection. ModaPelle by Pitti Immagine, la fiera fiorentina della pelle, chiude i battenti dopo sei edizioni, due per anno. Il paniere delle manifestazioni di Pitti Immagine, la società fiorentina che organizza le fiere della moda alla Fortezza e che sta per aprire Pitti Uomo il 24 giugno, non si assottiglia: ModaPelle era una manifestazione un po´ particolare e non era direttamente gestita da Pitti, ma veniva fatta come un servizio per le due associazioni conciatori di Santa Croce sull´Arno e Ponte a Egola che ne avevano fatto richiesta supportate dalla Regione. Comunque finisce un tentativo, si perde un´occasione in più. Una fiera, chiunque ne fosse l´ideatore, lascia Firenze. Era stata un´idea delle associazioni e della Regione: dare fiato e prospettive a un´impresa, quella della pelle, che ha uno dei suoi capisaldi in Italia, nel triangolo del cuoio di Santa Croce, Ponte a Egola e dintorni. Per questo si era pensato di non lasciare a Bologna con Linea Pelle tutto l´onere e l´onore delle manifestazioni del settore ma di offrire a Firenze, a due passi dal triangolo del cuoio, un´anteprima selezionata di tutto il meglio che in seguito, ma solo in seguito, si sarebbe visto a Bologna, confuso con il resto. «Noi avevamo semplicemente accettato di fare da organizzatori quando ce lo hanno chiesto – racconta l´amministratore delegato di Pitti, Raffaello Napoleone – Avevamo messo a disposizione tutta la nostra esperienza e mai una piccola fiera specializzata era stata così qualificata per innovazione stilistica, ricerca, sperimentazione tecnologica, progettualità. Ma i tempi sono cambiati, il mercato è sempre più difficile. ModaPelle è nata subito dopo l´attentato dell´11 settembre e le aziende hanno risentito in modo particolare delle difficoltà del settore». Napoleone sta sulle generali, ma i conciatori si lasciano scappare che i problemi sono stati oltre che di mercato anche interni. Non solo le aziende, in un momento di crisi dei mercati, hanno preferito la milanese Trend Selection, nata quando è stata fata LineaPelle, perché contemporanea al Micam (la fiera delle calzature) in modo da intercettare clienti esteri già in Italia. Ma a spegnere l´iniziativa fiorentina, raccontano ancora i conciatori, sarebbero state anche le pressioni dichiarate o meno dell´Unione nazionale conciatori che organizza le manifestazioni di Milano e Bologna e che non avrebbe visto, sembra, di buon occhio l´iniziativa fiorentina. Come sia andata, all´inizio erano 120 aziende in fiera alla Fortezza, l´ultima edizione ne ha viste solo 38. Il consiglio di amministrazione di Pitti ha chiesto di tornare al numero iniziale o di chiudere. Le due associazioni conciatori non erano in grado di soddisfare la domanda, si è chiuso.