
Rispunta l´idea di un nuovo padiglione C Struttura polifunzionale per le fiere e lo sport
Di PAOLO LISERRE Un «padiglione C bis» polifunzionale, dedicato sia alle esigenze delle fiere che a quelle sportive immediate del Garda Cartiere. Realizzazione ad opera della Provincia, costi di gestione essenzialmente sulle spalle della Palacongressi. Con una spesa dieci volte inferiore rispetto a quanto previsto, a spanne, per il palazzetto dello sport sovracomunale. Risultato, nel breve periodo verrebbero risolte le esigenze sportive del Garda Cartiere e in parte anche quelle di uno sviluppo immediato del centro fieristico. Senza però sciogliere due nodi fondamentali: il rilancio in grande stile del Palafiere alla Baltera (secondo un progetto già elaborato dalla Gtf e consegnato ai referenti provinciali) e la realizzazione del palazzetto dello sport sovracomunale che, è bene sottolinearlo, non significa solo sport e struttura in quanto tale ma, almeno questo auspicano in molti, un progetto di largo respiro di una vera «cittadella dello sport» sul quale si possano innestare anche le ipotesi di trasferimento del campo da calcio e dei campi da tennis di viale Rovereto. Anche di questo si è discusso una settimana fa nel corso di una cena ai massimi vertici della politica e dell´imprenditoria rivana. Cena segretissima o quasi, nella suggestiva cornice del Ristorante «da Gianni» di Chiarano, nel comune di Arco. I convenuti erano tutti di primissimo piano: il sindaco Paolo Matteotti, l´assessore e presidente dell´Unione Enzo Bassetti, il presidente della Gtf Mauro Malfer, quello della Gts Roberto Pellegrini, il collega della Lido di Riva Alberto Bertolini, il presidente del coordinamento imprenditori Carlo Modena e il capogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale Mario Malossini. Non c´era il vicesindaco Mosaner e a quanto dicono i bene informati il mancato invito non dev´essere andato giù facilmente né a lui né ai Ds, pur senza dimenticare la presenza di Pellegrini. Anche perché il tema della serata era sostanzioso: in che direzione muoversi per il futuro di Riva tenendo ben presenti le disponibilità economiche e i desideri della Provincia, le necessità del comparto fieristico, le partite fondamentali aperte sulla fascia-lago dal Palazzo dei Congressi stesso alla Miralago, dal teatro all´Hotel Lido. Le scuole di pensiero sono diverse: da chi punta con forza sulla definitiva consacrazione del polo fieristico di Riva (e quindi concentra lì la fetta più consistente dei finanziamenti provinciali e le strategie per reperire i soldi mancanti) a chi preferirebbe mettere in cima all´elenco delle priorità altre partite che richiedono altrettanta attenzione e interventi nel breve-medio periodo, dal Palazzo dei Congressi a tutta la fascia-lago. Le risorse, soprattutto quelle che arrivano da Trento, non sono infinite, qualche scelta bisogna farla, qualche priorità bisogna darla. Carlo Modena nei giorni scorsi ha detto chiaramente che il futuro di Riva non si ferma al polo fieristico e ha espresso la sua contrarietà a «barattare» questa partita con quelle riguardanti la fascia-lago. Il sindaco Matteotti se ne resta abbottonatissimo ma qualcosina fa intendere: «La fase è molto delicata e il mio pensiero per ora preferisco tenermelo per me o riportarlo alla Provincia – ci ha detto ieri – Ci sono nodi importanti che stanno venendo contemporaneamente al pettine e tra questi non dimentico nemmeno il teatro, un passaggio tutt´altro che secondario per la nostra amministrazione. Le dichiarazioni di Modena? Le ho lette con attenzione e devo dire che vi ho trovato qualche spunto interessante». Sicuramente da approfondire nell´incontro con la giunta provinciale, slittato a settembre per esigenze di calendario. Ma se, come qualcuno afferma da più parti, Matteotti sia della scuola di pensiero del «meglio concentrare sulla fascia-lago il grosso delle risorse», beh questo il sindaco non lo dice: «Non ritengo opportuno che altri interpretino il mio pensiero». Che intanto resta un mistero. Come resta un mistero lo studio di fattibilità per un palazzetto dello sport alla Baltera, che, stando alle dichiarazioni di un mese fa dell´assessore Tanas, doveva essere cosa fatta nel giro di poco tempo. Non vi è traccia, nessuno ne ha notizia. Anche perché, e le conferme informali in tal senso ci sono, c´è già chi ha rilanciato l´«ipotesi tampone» di un nuovo padiglione polifunzionale nell´area nord-ovest della Baltera. Che non sarebbe assolutamente il palazzetto dello sport e che sposterebbe il problema nel futuro, Quanto prossimo o remoto non si sa.