Rassegna stampa

E Rimini preme per il super polo emiliano-romagnolo

La vera sfida fieristica in Emilia Romagna si chiama polo e non (solo) quotazione delle società di Rimini e Bologna. Perché l’intenzione è quella di dar vita a un conglomerato su scala regionale che, comprendendo anche la realtà di Parma, metta a sistema Rimini, Bologna, Modena, Ferrara, Piacenza e, appunto, la città ducale. Una realtà che potrebbe valere in termini di produzione 135 milioni di euro. ´Per quanto ci riguarda’, sostiene a MF il presidente dell’ente romagnolo Lorenzo Cagnoni, ´c’è la necessità ad accelerare l’approfondimento del discorso per confrontarci con Bologna su piani e progetti strategici che possono essere fondanti per il polo. E, ovviamente, ho un’opinione favorevole sul coinvolgimento di Parma perché sarebbe strano o quanto meno anomalo dar vita a questa idea lasciando fuori la fiera di questa città’. Ribadendo che la sua ´è una delle voci in campo’, Cagnoni anticipa che a breve ´ci saranno degli incontri fra le parti che saranno organizzati per capire e studiare’. Il tutto dovrebbe avvenire ´entro la fine dell’anno’, perché ´esistono le volontà’. Si tratta solo di ´scoprire le carte’. I tempi stringono, visto che sia la fiera felsinea del presidente Luca Cordero di Montezemolo sia quella riminese ´stanno affrontando il percorso che dovrebbe portare alla quotazione’. E siccome per la società di Cagnoni, che prevede di chiudere l’esercizio 2004 con un volume della produzione di 51,5 milioni di euro, un mol di 19,8 e un consolidato di 64 milioni, la tempistica per l’ipo è ´relativamente breve’, visto che lo sbarco sul listino è in scaletta nel secondo semestre del 2006, ´bisogna velocizzare le operazioni’. Nelle prossime settimane, infatti, sarà convocato un cda per stabilire modalità, consulenti, numeri per la borsa. A Rimini, che punta a organizzare eventi in altre città, vedi Roma controllata dal socio Cazzola, si aggiungerebbe la seconda realtà del mercato italiano, Bologna, che nel 2003 ha avuto un valore di produzione di 60,6 milioni di euro, un dato atteso in crescita per quest’anno, e Parma, che alla fine dell’esercizio scorso ha registrato un valore di produzione di quasi 20 milioni. Politicamente non ci saranno particolari difficoltà a realizzare il progetto: regione, provincia di Rimini, Bologna e Parma, comune di Rimini e Bologna sono guidati da coalizioni di centro-sinistra. Resta eventualmente da convincere il primo cittadino ducale, Elvio Ubaldi, eletto con il sostegno del centro- destra.

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