Rassegna stampa

Tessile, tutti per uno e uno per tutti

Quattro esposizioni nazionali di settore verranno accorpate

Svolta nella politica fieristica di Milano. Da marzo 2005, per la prima volta, saranno unificate sotto l’unico ombrello di Fiera Milano spa quattro delle cinque più importanti esposizioni italiane del settore tessile: Moda In, Idea Como, Idea Biella e Shirt Avenue. A completare il raggruppamento delle manifestazioni espositive dell’industria tessile italiana di rilevanza internazionale manca all’appello soltanto Prato Expo, rassegna organizzata a Firenze dall’Unione industriale di Prato. ´Non sono ancora pronti ad accettare il nostro invito all’unità per creare a Milano il polo fieristico del nostro settore’, ha spiegato Max Dubini, presidente di Sitex, la società che organizza Moda In, la rassegna, arrivata alla 42» edizione, che da ieri a domani presenta al Portello di Milano, per l’ultima volta da sola, le collezioni di tessuti e accessori per l’abbigliamento. Promossa dall’associazione tessile italiana e dalla federazione italiana industriali tessili vari e del cappello, la fiera è stata rivitalizzata con un nuovo allestimento e ospita 387 espositori, stabili rispetto alla precedente edizione. Un successo visto il momento di contrazione dei consumi che sta vivendo l’economia e tenendo presente che il tessile è ritenuto un settore maturo, che potrà però avere ancora un futuro rilevante nei paesi ad alta industrializzazione se gli imprenditori investiranno in innovazione e ricerca. L’anno scorso il settore ha contato investimenti per 800 milioni. A dare le cifre dell’andamento congiunturale del settore è stato Michele Perini, ieri all’inaugurazione di Moda In, nella doppia veste di presidente di Assolombarda e di Fiera Milano spa. ´Il saldo della bilancia commerciale dell’industria del tessuto è in attivo per 5,4 miliardi di euro (cifra relativa al 2003), che è quasi una manovra economica a dimostrare che il settore, che conta circa 250 mila addetti, non è decotto’, ha dichiarato Perini, ´l’anno scorso ha fatturato 20,5 miliardi, dei quali 11,3 miliardi derivanti dall’export mentre l’import ha pesato per 5,9 miliardi. Il settore tessile-abbigliamento in Italia conta circa 58 mila imprese. Le aziende della moda in Italia sono 89 mila, con circa 981 mila addetti’. Il settore cerca il rilancio sui mercati internazionali e un aiuto può venire anche dalle politiche espositive mirate a rafforzare gli appuntamenti italiani nel panorama globale. Concorrente delle fiere italiane del tessile è la parigina Première vision dove il 50% degli espositori proviene dall’Italia. L’obiettivo di unire le fiere tessili nazionali nell’appuntamento milanese in programma a marzo 2005 mira a contrastare il potere attrattivo della rassegna parigina sugli operatori e sui compratori internazionali, convogliandoli su Milano, secondo quanto ha spiegato Dubini, che venerdì firmerà l’accordo con le altre tre fiere per partecipare insieme alla nuova manifestazione tessile di primavera sotto il tetto di Fiera Milano. Iniziativa apprezzata dagli operatori come Raffaella Curiel, presente ieri all’apertura di Moda In. ´L’accordo è una spinta a ragionare tutti insieme per il mercato’, ha concluso Dubini, ´il rischio era la non sopravvivenza’.

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