
Fiera, ecco i nuovi padiglioni ma per ora mancano i fondi
La fiera del futuro è stata presentata ieri agli enti fondatori. Il sindaco Michele Emiliano, il presidente della provincia Vincenzo Divella, il presidente della Camera di Commercio Antonio Laforgia e il governatore Raffaele Fitto (la Regione non è un ente fondatore ma per legge nomina il presidente del Cda) hanno potuto ammirare in anteprima il progetto di ristrutturazione e ammodernamento del quartiere, che nelle parti principali risale agli anni Trenta. L´obiettivo è la realizzazione, sul lato sinistro del viale orientale, di un nuovo padiglione da diecimila metri quadrati che sostituirà aree attualmente scoperte dedicate alle esposizioni agricole. In seguito saranno realizzati parcheggi pluripiano e sarà rivista la viabilità interna. Il presidente dell´ente Fiera, Luigi Lobuono ha confermato che «l´ammodernamento delle strutture rappresenta per l´ente un´assoluta priorità, nella prospettiva di scongiurare una sua emarginazione sul mercato fieristico nazionale e internazionale. Infatti i principali quartieri fieristici italiani, come Milano, Rimini, Verona, Parma e ora anche Roma si stanno dotando di strutture sempre più ampie, attrezzate e tecnologicamente all´avanguardia, in grado di ospitare grandi manifestazioni specializzate e di generare un indotto significativo per il proprio territorio». La fiera ammette così il rischio che dopo oltre dieci anni di stasi nel rinnovamento strutturale ci potrebbe essere qualche contraccolpo, visto anche che buona parte dell´organizzazione delle fiere secondarie, a partire da alcuni settori di Expolevante è affidata a servizi commerciali esterni che contattano direttamente gli espositori trattenendo parte delle royalties che prima finivano direttamente nelle casse dell´ente. Per costruire il padiglione si dovranno abbattere alcune strutture tra le più antiche della fiera, come i capannoni degli ex cantieri navali, riconvertiti in esposizione per l´edilizia ma ormai obsoleti. Lungo il muro perimetrale sul lato di via Verdi e sul piazzale di Edilevante, sorgerà un altro padiglione modulare da collegare all´hangar centrale che attualmente è il fiore all´occhiello della fiera e dove si celebrano le rassegne più importanti e i congressi, che ultimamente si sono trasferiti nello spazio Sette, che però ha l´handicap di avere quattro pilastri al centro della platea. Con il padiglione centrale saranno radicalmente ricostruiti anche gli impianti tecnologici nei padiglioni anni Settanta, che non sono dotati di impianti di condizionamento. Dopo il lifting quasi la metà degli spazi della fiera saranno coperti: attualmente solo un terzo sono utilizzabili per esposizioni fisse. I rappresentanti degli enti fondatori, insieme ai membri del Cda hanno apprezzato le proposte, che non potranno prescindere, secondo una nota della fiera, da «una piena condivisione del percorso decisionale e amministrativo da compiere». Deve partire infatti la caccia ai fondi necessari, mobilitando risorse comunitarie, ministeriali (la Finanziaria 2003 prevedeva appositi stanziamenti) e regionali.