
Fiera, le accuse di Pagliari
Sul nuovo assetto della spa della Fiera si è aperto un nuovo fronte di burrasca. Ma questa volta i problemi non sono tra Comune e Provincia, i due enti pubblici detentori della maggioranza societaria, bensí tutti all’interno del centrosinistra. Ad agitare le acque, con il dito puntato non tanto verso la giunta quanto piuttosto sulla Margherita, di cui è membro, è stato Giorgio Pagliari, l’assessore provinciale alle società partecipate, cui non va gi ù il metodo « verticistico, simile a quello nepotistico » con cui si sarebbe arrivati all’indicazione di Franco Boni, l’ex Ad della Bormioli Rocco che sembra ora essere in « pole position » per la carica di presidente, superando cosí la candidatura di Alfredo Alessandrini, direttore generale della Provincia. La polemica di Pagliari. Pagliari è chiaro nell’esporre la sua posizione: « Sono sorpreso che la mia critica sia vista da qualcuno come un attacco verso il presidente Bernazzoli. Io invece, fermo restando che non entro nel merito del valore delle persone, sono contrario al comportamento dei vertici nazionali della Margherita. Delle scelte di Bernazzoli ho assoluto rispetto, visto che è chiamato a farle per legge ». Pagliari prosegue ribadendo che « la mia è una posizione da iscritto alla Margherita cui non è piaciuto il modo in cui sono state scavalcate scelte che erano state fatte a Parma, ma non c’è nessuna presa di distanza dalla Giunta ». L’assessore però precisa che « mi assumo pienamente la responsabilità della mia posizione e dunque, se risulto incompatibile per questo motivo, è sufficiente che il presidente me lo dica e sono pronto a farmi da parte, senza nessuna polemica ulteriore ». I « no comment » di Ubaldi e Bernazzoli. Sul caso- Pagliari non intervengono ufficialmente nè il sindaco Ubaldi, nè il presidente della Provin cia Bernazzoli che però, a quanto sembra, si sarebbe risentito per la presa di posizione di Pagliari, anche se ufficialmente non c’è alcuna dichiarazione. Quanto al Comune, resta alla finestra, mantenendo però la sua posizione di qualche giorno fa, con la richiesta di un amministratore delegato con poteri « reali » (per il quale si fa il nome di Giorgio Orlandini) da affiancare al presidente designato dalla Provincia. Le posizione della Margherita e le critiche di Villani. Sulla questione è intervenuto ieri con un comunicato a nome della Margherita il coordinatore provinciale Marino Giubellini che getta acqua sul fuoco e dice che « non c’è nessun siluro contro Bernazzoli nè si è aperto alcun fronte all’interno della Margherita contro il presidente della Provincia. Al contrario confermiamo la massima fiducia nell’autonomo operato del presidente cui spettano per legge le scelte su Fiera e Tep. Rileviamo inoltre che le notizie su presunti sponsor delle candidature, circolati in questi giorni, sono del tutto prive di fondamento ». All’attacco, invece, va Luigi Giuseppe Villani, consigliere regionale di Forza Italia che in un comunicato dice che « quanto sta emergendo sui criteri che la provincia di Parma ha seguito per proporre la candidatura alla presidenza delle Fiere non può che preoccupare. Se la scelta è stata effettuata seguendo logiche verticistiche che quasi non si distinguono dal nepotismo, non si può stare certo tranquilli su quello che sarà il modo di governare di questa amministrazione provinciale per i prossimi cinque anni ». Resta il fatto che da luglio la Fiera attende la nomina di un nuovo vertice e i tempi per la scelta, a questo punto, sembrano allungarsi ancora.