Rassegna stampa

Drudi: “Il Momi? Un investimento”

torna all’elenco L’amministratore di Fiere Pesaro respinge le critiche e chiede aiuto al sistema Ma sulla kermesse 2005 sta ancora “riflettendo”

In mezzo al guado. Questa la posizione dell’amministratore delegato di Fiere Pesaro Spa, Alberto Drudi. Stretto tra una manifestazione appena lasciata alle spalle – il Momi delle polemiche e dei conti che non tornano – e i lavori in corso per l’organizzazione del prossimo Salone del mobile, il cavaliere riflette su come traghettare l’ente fieristico su una sponda sicura.

Drudi, se la sente di entrare nel merito delle polemiche sui conti del Momi?

Sono polemiche da cui preferisco rimanere estraneo. Ciò che mi preme sottolineare è che il Momi è stato un evento straordinario per Pesaro, qualcosa che la città non ha mai avuto prima. Soprattutto che ogni cosa, all’anno zero, comporta dei costi.

Altri preferiscono chiamarle perdite. Un passivo provvisorio di 300 mila euro non è proprio cosa da poco…

Mentre le critiche costruttive sono ben accette, ciò che più mi infastidisce sono i giudizi trancianti. La fiera non è di uno, ma dell’intero sistema, e il sistema dovrebbe aiutarci anzichè mettere la fiera all’indice. Mi piacerebbe che si cominciasse a ragionare con la testa da imprenditore. Un imprenditore sa che, se ha lavorato, comincierà a vedere i profitti nel medio e lungo periodo; non certo nell’immediato.

Quindi il “rosso” del Momi non è altro che un investimento sul futuro…

Certamente. Pesaro in quei giorni ha avuto una visibilità mediatica senza precedenti, sia sui giornali che sulle tv pubbliche e private. Un passaggio in Rai di cinque minuti può arrivare a costare anche 50 mila euro. Noi abbiamo avuto una diretta di un’ora. Senza contare l’indotto turistico che il Momi ha portato. Certo le presenze avrebbero potuto essere maggiori, ma non dimentichiamoci di quanto sono state inclementi le condizioni meteo”.

Prima ha accennato alla mentalità imprenditoriale, come sono i rapporti con Assindustria?

Certamente buoni. Stiamo ragionando assieme sui progetti futuri”.

I lavori per il Samp invece come procedono?

Bene, direi. Venerdì abbiamo avuto l’assemblea con il comitato dei mobilieri – di cui fanno parte anche i big pesaresi del settore – e tutto sembra procedere per il meglio”.

Il presidente della Promotor di Bologna, Alfredo Cazzola, ha previsto che nel giro di pochi anni le fiere più piccole saranno destinate a scomparire. Lei come la vede?

Che ci siamo difficoltà per i quartieri fieristici più piccoli è indubbio. Ma ciò che succederà dipenderà solo dal modo in cui si lavorerà. Quel che è sicuro è che le fiere rappresentano un volano importante per l’economia di un sistema territoriale. Soprattutto in una regione di eccellenze come le Marche”.

Si vocifera di una sua possibile candidatura in Regione. Lo conferma?

A dire il vero io ero in Russia. Quelle voci le ho solo sentite e ad ogni modo nè le confermo nè le smentisco.

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