Rassegna stampa

Il modello del marchio Italia adesso fa scuola all´estero

Il modello Fiera italiano fa scuola anche all´estero sia sul fronte della gestione e dell´organizzazione che come esportatore di eventi. Alcuni esempi possono bastare per capire il fenomeno. La fiera di Bologna esporta nove manifestazioni (fra cui Cosmoprof, Building Trade, Arabian Stone Fair). La Fiera Milano ha costituito una società ad hoc con Reed Exhibition per l´organizzazione di eventi fieristici all´ estero. E la maggiore delle aziende fieristiche italiane sta coltivando la cessione in franchising del proprio marchio, che evidentemente equivale in sé a un valore aggiunto, per i quartieri espositivi di Cancan (Messico), Tel Aviv (Israele), Novosibirsk (Siberia), San Paolo (Brasile). Vale a dire che Bologna come Milano puntano a crescere all´ estero facendo leva sul knowhow nella gestione delle mostre e non investendo in nuovi padiglioni. Certo, le dimensioni fanno molto sul fronte del processo di internazionalizzazione. Aziende fieristiche come Francoforte, Hannover, Stoccarda, Monaco di Baviera possono vantare dimensioni notevoli che consentono di affrontare con maggiore solidità la sfida di misurarsi con nuovi mercati. Ma il sistema fieristico italiano si sta rapidamente attrezzando e cerca di portare il confronto sul terreno della specializzazione dei sistemi. PadovaFiere e la Fiera di Bolzano, per esempio, hanno realizzato una piattaforma per esportare eventi sul mercato di lingua tedesca visto che i costi operativi dei nostri espositori sono assai più contenuti dei concorrenti tedeschi e che i quartieri fieristici tedeschi denunciano un forte calo nelle vendite di spazi. Un´area di business, dunque, nella quale i players nostrani potrebbero giocare una parte importante. Ma internazionalizzare non significa solo puntare sull´Ue. La vera frontiera dello sviluppo fieristico è rappresentata dai paesi dell´area balcanica. E su questo fronte, la Fiera del Levante si candida a essere come il ponte dell´Italia verso i Balcani. Infatti, Bari ha già chiuso accordi operativi con gli enti fieristici di Macedonia e Bulgaria, Albania, Montenegro, Romania. PadovaFiere, invece, ha realizzato a Zagabria un´ edizione di Sep Pollution, salone delle ecotecnologie, presente anche a Bucarest, Mosca, Poznan. La stessa operazione dovrebbe essere iterata dai padovani con Tecnobar & Food e con una rassegna meccanica. VeronaFiere è candidata a gestire il nuovo quartiere fieristico di Varsavia.

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