
Grandi poli fieristici, business a tutto design
Arrivano le superfiere. Il 2005 sarà l´anno di Milano. E dodici mesi dopo arriverà la risposta di Roma. Per reggere alla concorrenza delle grandi fiere internazionali ed europee, i due maggiori poli italiani sono state obbligati a diventare sempre più grandi. In termini di metri quadri e come numero di eventi da ospitare. E non poteva essere diversamente, sostengono gli addetti ai lavori, per reggere il passo con i competitor. Si parte il prossimo mese di aprile con l´inaugurazione del nuovo polo esterno della Fiera di Milano, mentre per l´inizio del 2006 è prevista l´apertura dei primi padiglioni della rinnovata Fiera di Roma. Dietro ai due battistrada, da Padova a Rimini, da Bologna a Torino, si muovono una serie di enti che – per dirla con il presidente della Fiera di Rimini, Lorenzo Cagnoni – sono obbligate a crescere «perché in caso contrario rischiano di giocare soltanto un ruolo marginale». L´investimento più ingente è quello che consentirà a Fiera Milano Spa – la prima e per il momento l´unica ad essere approdata in Borsa – di trasferirsi nella nuova sede a partire dal 5 aprile. Per quella data è previsto il taglio del nastro dei primi due degli otto padiglioni del polo progettato da Alessandro Fuksas. In tutto, sono previsti 345 mila di metri quadrati di superficie lorda, cui vanno aggiunti oltre 60 mila metri quadrati di area espositiva all´aperto, 74 sale per riunioni, un´ottantina di punti di ristoro e 20mila posti auto. La nuova sede sorgerà alle porte di Milano, nei comuni di Pero e di Rho, su una superficie fondiaria di oltre due milioni di metri quadrati dove un tempo sorgevano le raffinerie dell´Agip. Il trasloco definitivo è previsto per la fine dell´anno. A quel punto tra il nuovo polo esterno e quanto rimarrà del vecchio recinto cittadino a poco più di due chilometri in linea d´aria dallo stadio di san Siro, Fiera Milano spa avrà a disposizione oltre 470mila metri quadrati. Per Milano si tratta, in realtà, di una doppia trasformazione. Per finanziare i lavori, 750 milioni l´investimento per la costruzione e l´acquisto delle aree, Fondazione Fiera ha messo all´asta una parte del vecchio recinto con relativi diritti volumetrici. Ha vinto una cordata composta da Generali, Ras, gruppo Ligresti, gruppo Lamaro e dagli spagnoli Grupo Lar Desarrollos Residentials che ha sbaragliato la concorrenza offrendo 523 milioni. A un passo dall´inaugurazione del nuovo polo Fiera Milano Spa deve ora pensare a come riempire i nuovi spazi. In altre parole, deve crescere ancor più di quanto non abbia fatto negli ultimi anni. «Uno degli obiettivi – spiega l´amministratore delegato Piergiacomo Ferrari – è quello di aumentare il numero delle manifestazioni gestite da società che fanno direttamente capo a Fiera Milano». Un´operazione che ha già dato i suoi frutti nel 2004 con una serie di acquisizioni. Nel corso dell´anno Fiera Milano ha portato a casa l´acquisizione del 51% di EXPOcts, la storica società organizzatrice del Bit, la Borsa Italiana del Turismo e di MilanoVendeModa. Nel dicembre scorso è stata la volta di TL. TI Expo che organizza con cadenza biennale mostre specializzate nel settore dei trasporti e della logistica. Se Milano è a un passo dal trasloco nella nuova sede, Roma non è da meno, anche se nel suo caso i tempi sono spostati in avanti di un anno. Il nuovo polo espositivo della capitale verrà realizzato da Fiera Roma Spa e comporta un investimento di 355 milioni di euro. I primi padiglioni saranno pronti e operativi nella primavera del 2006. Progettata da Tommaso Valle, per quella data, dovrebbero essere pronti 14 padiglioni con 150 mila metri quadrati al coperto e 275 mila metri di parcheggi per 13 mila auto. Uno dei punti di forza del progetto è una passerella che metterà in contatto i padiglioni tra loro e con i parcheggi e la stazione ferroviaria. Infatti, mentre Milano ha deciso di far arrivare fino alla sede di Pero-Rho la linea rossa della metropolitana cittadina, a Roma il collegamento rapido per le grandi masse di visitatori sarà garantito dalla linea ferroviaria Termini-Fiumicino. Il secondo lotto del nuovo polo sarà, invece, pronto per il 2009. A regime, la Fiera di Roma sarà – per superficie espositiva – una delle più grandi d´Europa: per il 2006 sono previste 20 eventi di interesse nazionale e 1 milione e 200mila visitatori, che dovrebbero diventare più di 2 milioni nel 2009. Ma non sono solo Milano e Roma a preoccuparsi della crescita della loro massa critica. In estate Rimini ha inaugurato due nuovi padiglioni con una spesa di 25 milioni. Bologna sta studiando una serie di nuove iniziative per consolidare il suo secondo posto a livello nazionale dietro a Milano e ha in programma l´acquisto di tre mostre specializzate nel settore benessere. E persino Torino, nonostante le ristrettezze degli spazi a disposizione vedrà aumentare il numero degli eventi da 20 a 22 nel corso dell´anno. «È un percorso inevitabile per il nostro sistema – spiega ancora Piergiacomo Ferrari che copre anche il ruolo di presidente dell´Afei, l´associazione delle fiere italiane – se vogliamo mantenere a livello europeo il secondo posto come sistema nazionale dietro alla Germania».