Rassegna stampa

Grandi firme per la nuova Fiera

La Fiera di Genova cambia pelle e si affida alla creatività e alla capacità high tech di tre grandi firme dell’architettura a livello internazionale. Due inglesi, Nicholas Grimshaw e Michael Hopkins, e un francese, Jean Nouvel, sono in lizza per disegnare il nuovo padiglione B: l’attuale struttura verrà demolita il prossimo autunno, al termine del Salone nautico 2005. L’investimento complessivo sarà di 20 milioni di euro: il programma di massima dei lavori prevede che il cantiere duri due anni. E’ una trasformazione che nel giro di tre anni riqualificherà anche altre porzioni del quartiere fieristico, accrescendone le potenzialità di attrazione del mercato. Oltre al nuovo padiglione B, infatti, la Fiera disporrà di una nuova Marina da 600 posti barca e un albergo da 4-5 stelle con centro congressuale al posto dell’edificio ex Ansaldo. «La collocazione del quartiere fieristico – spiegano Franco Gattorno e Roberto Urbani, presidente e amministratore delegato della società, riferendosi al concorso per il padiglione B – ci ha stimolato a puntare su un’operazione di qualità sia sotto il profilo funzionale sia sotto quello architettonico: l’adesione al nostro invito di professionisti di indiscutibile talento dimostra l’appetibilità e la concretezza delle nostre idee». Di Nicholas Grimshaw, 66 anni, i genovesi hanno già potuto vedere un piccolo segno anche a Genova (è suo il design delle pensiline di attesa dei bus installate dalla scoietà spagnola Cemusa), mentre il nome di Jean Nouvel, 60 anni ad agosto, è legato soprattutto all’Istituto del mondo arabo di Parigi e quello di Michael Hopkins, 70 anni a maggio, ai nuovi uffici del Parlamento a Londra. Nicholas Grimshaw e Michael Hopkins saranno a Genova mercoledì prossimo, Jean Nouvel due giorni dopo, per illustrare i loro progetti al consiglio di amministrazione della Fiera e al comitato di esperti che affiancherà la società nella scelta del progetto vincente. I “saggi” che affiancheranno gli amministratori sono l’assessore all’Urbanstica (e docente universitario) Bruno Gabrielli, la preside della facoltà di Architettura, Benedetta Spadolini, e il presidente dell’Ordine provinciale degli architetti, Domenico Podestà. Dopo il nuovo Museo del mare e della navigazione al Galata, firmato dallo spagnolo Guillermo Vazquez Consuegra, e in attesa che decolli la realizzazione del nuovo polo del tempo libero e delle crociere a Ponte Parodi, progettato dall’olandese Ben Van Berkel, Genova potrà presentare con il nuovo padiglione B della Fiera del mare un’ulteriore opera “griffata” da un nome internazionale. «Sarà un segno degno di una città europea – dice l’assessore Bruno Gabrielli – Genova offriva già un interessante panorama di opere del moderno, con il fior fiore degli architetti italiani degli anni Cinquanta e Sessanta, adesso si propone anche come città della contemporaneità». La Fiera aveva individuato in origine sei studi professionali da coinvolgere nella competizione per il nuovo padiglione B: oltre ai tre selezionati, la lista iniziale comprendeva anche il duo svizzero Herzog & de Meuron, gli inglesi Foreign Office Architects (che già avevano partecipato al concorso di Ponte Parodi) e il francese Dominque Perrault, tutti nomi di alto livello. A metà dicembre, ai tre professionsiti che hanno risposto all’invito sono stati indicati i requisiti-base per la progettazione dell’edificio: una struttura di due piani su una superficie di 10 mila metri quadrati, versatile e modulare per poter ospitare una vasta gamma di manifestazioni, dotata degli impianti tecnologici più avanzati e destinata in futuro ad espandersi anche nell’area attualmente occupata dal padiglione D (che oggi ospita gli studenti di Ingegneria). Oltre a questi requisiti individuati dalla Fiera per soddisfare le proprie esigenze espositive, ai tre architetti è stata chiesta «un’esaltazione degli aspetti ambientali e scenografici che caratterizzano il quartiere fieristico e una particolare attenzione ai futuri sviluppi complessivi dell’area». I tempi della scelta del progetto saranno brevissimi: dopo l’esame da parte degli esperti (che esprimeranno un giudizio, ma non stileranno una graduatoria), il consiglio di amministrazione della Fiera dovrebbe assumere la decisione entro la prima metà di febbraio. Il vincitore dovrà poi presentare il progetto definitivo entro agosto e quello esecutivo entro novembre. I lavori potranno cominciare dopo il Salone nautico 2005 e dovranno destreggiarsi tra gli ostacoli rappresentati dall’attività fieristica, che non potrà essere interrotta né limitata (nel 2006, dal 21 aprile al 1° maggio, è anche in programma Euroflora) e l’intervento che interesserà il tratto finale del Bisagno, la cui copertura verrà smantellata per procedere alla messa in sicurezza idraulica.

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