Rassegna stampa

«Servono nuove regole»

La frattura, la ferita nei rapporti tra soci pubblici e soci privati di BolognaFiere si è rimarginata. Almeno sulla base del comunicato diffuso dopo una lunghissima riunione romana, sembra che l’atmosfera fino a ieri sera notevolmente riscaldata, si sia rasserenata, fino al punto di parlare di una rinnovata intesa di pace. La nota stampa contiene, in estrema sintesi, tre punti sui quali tutti gli attori di BolognaFiere concordano: un tentativo di convincere l’amministratore delegato Luigi Mastrobuono (nella foto) a soprassedere alle dimissioni, la convocazione rapida degli organi societari per una corretta informazione e, terzo elemento, mettere mano alla riforma della governance della società. Dopo la tempesta dei giorni scorsi si era arrivati alla decisione di un incontro al vertice a Roma. La scelta della capitale è stata obbligata perchè tutti i protagonisti della vicenda erano impegnati al congresso nazionale dei democratici di sinistra. Con il presidente della Fiera, Luca di Montezemolo, c’erano il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, il sindaco Sergio Cofferati, la presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, il presidente della Camera di commercio, Gian Carlo Sangalli e il presidente della Finanziaria Bologna Metropolitana, Federico Castellucci. L’incontro si è svolto in una sede di Confindustria in via Veneto ed è terminato dopo le venti. I partecipanti hanno rifiutato di rilasciare dichiarazioni aggiuntive a quanto contenuto nel comunicato. Nel comunicato finale si legge che si dovrà «fare un tentativo ultimativo» nei confronti di Luigi Mastrobuono che intende dimettersi da amministratore delegato; dopodiché sarà necessario convocare «in tempi brevi gli organi societari per l’espletamento delle informazioni, delle procedure e delle decisioni conseguenti».Anche perché Michele Porcelli sembra essere ancora in pole position in c aso di rinuncia di Mastrobuono In ogni caso, è scritto nella nota, «la discussione ai vertici dell’ente dovrà avvenire in una atmosfera di serena collaborazione fra soci pubblici e privati e garantendo la continuità nell’espletamento dei programmi stabiliti». Nella nota consegnata alla stampa inoltre si manifesta «apprezzamento per i risultati raggiunti e i programmi elaborati», mentre si mette in evidenza «la necessità che non vi siano lunghe soluzioni di continuità nella gestione e la non interruzione dell’amministrazione dei programmi stabiliti». I soci pubblici chiedono poi al presidente Montezemolo «di attivare un tentativo ultimativo nei confronti dell’amministratore delegato Mastrobuono che intende lasciare il suo incarico e in seguito procedere in tempi brevi alla convocazione degli organi societari per l’espletamento delle informazioni, delle procedure e delle decisioni conseguenti». Inoltre, i soci pubblici «ritengono necessario l’avvio di un rapido confronto tra i soci pubblici e privati per affrontare le questioni relative agli aspetti di governance, alle prospettive staregiche e territoriali ed internazionali della fiera». E ancora: «i soci pubblici e il presidente Montezemolo auspicano infine «che tale confronto possa realizzarsi in un’atmosfera di serena collaborazione e con intenzioni costruttive, così come è sempre stato in questi anni, anche a fronte delle scadenze naturali per il rinnovo degli organi della società». All’incontro non ha partecipato il vice presidente vicario, Luigi Marino, in quanto rappresentante dei soci privati. Dopo una prima lettura del comunicato Marino ha detto: «Esamineremo nell’assemblea dei soci privati, martedì prossimo, con molta attenzione il documento emerso da questo lungo summit che contiene certamente elementi positivi, ma anche alcuni punti vuoti che debbono essere chiariti». Marco Montaguti

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