
Un’astronave da 82 milioni di euro porterà alle stelle la Fiera di Rimini
RIMINI – I lavori partiranno all’inizio del 2006, e così nel 2008 Rimini avrà un nuovo Palazzo dei Congressi. «Il più grande del nostro Paese – ha promesso il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni (nella foto) – Risalterà per originalità strutturale e dotazioni tecnologiche». La società che gestirà la costruzione del nuovo Palacongressi sarà inizialmente in capo a Rimini Fiera per il 100%; in seguito entreranno i soci pubblici (Camera di Commercio, Provincia e Comune di Rimini, Regione Emilia-Romagna) e i soci privati. La società resterà proprietaria dell’immobile e ne affiderà la gestione a una società terza di cui Rimini Fiera manterrà il controllo. Il nuovo Palacongressi riminese, di disegno avveniristico (qualcuno l’ha paragonato all’astronave di Star Trek) sorgerà su un’area di 38.117 mq dislocata lungo via della Fiera. L’area sul lato opposto, dalla superficie analoga è destinata ad ospitare l’Auditorium della Musica (che sarà realizzato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Rimini su progetto dell’architetto Mario Botta), la quota prevista di uffici direzionali, aree verdi e una quota della dotazione di parcheggi interrati sempre contemplati dal Progetto Unitario. La progettazione è firmata dall’architetto Volkwin Marg dello Studio Gmp di Amburgo, già autore del progetto del nuovo Quartiere Fieristico di Rimini. La Gmp è una delle 15 firme che progetteranno i nuovi edifici per le Olimpiadi 2008 di Pechino. Il nuovo Palacongressi di Rimini avrà aree calpestabili di circa 20mila mq al piano terra, 6mila al primo piano, mille al secondo piano. La dotazione di parcheggi, la più alta tra quelle dei siti congressuali europei, sarà di circa mille posti auto. Il costo preventivato per la realizzazione, escluso il valore delle aree, è di 82 milioni 435 mila di euro. L’importo sarà finanziato per circa il 38% (pari a 31 milioni) da un mutuo bancario che sarà rimborsato attraverso i proventi provenienti dalla gestione del Palacongressi; vi saranno inoltre i conferimenti dei soci pubblici e una quota di finanziamento privato (quest’ultima prudenzialmente stimata in 2 milioni e 600 mila euro).