Rassegna stampa

‘ Fiere di settore, Como non può scomparire ‘

«Sarebbe deleterio se Como uscisse dalle agende degli operatori tessili internazionali. Pur continuando a produrre seta, non verrebbe infatti più considerata una città tessile, finirebbe insomma come Lione. È importante, dunque, mantenere sul Lario un evento dedicato ai tessuti, al di là della fiera unica del tessile italiano che esordirà a settembre a Milano». Beppe Pisani, presidente di Ideacomo, rilancia il progetto cui sta lavorando da mesi. Dopo l’addio alla sede espositiva di Villa Erba della stessa Ideacomo (rassegna dedicata ai tessuti di alto livello per donna), di Ideabiella (tessuti di alto livello per uomo) e di Shirt Avenue (tessuti per camiceria), confluiti, insieme con Moda In, nella nuova fiera internazionale battezzata “Milano Unica”, in programma dal 13 al 16 settembre negli spazi del Portello di Fiera Milano, l’obiettivo di Pisani è mantenere vivo il nome di Como sui taccuini dei clienti internazionali, in modo che periodicamente continuino a venire sul Lario a conoscere gli operatori della filiera comasca. «Oggi i tempi e le esigenze sono cambiati – precisa il presidente di Ideacomo – Bisogna accorciare i tempi, fare sinergia, ridurre i costi. Da qui la necessità di dar vita ad un’unica, grande fiera tessile a Milano. Senza però dimenticare Como. A questo proposito stiamo lavorando per far combaciare una serie di esigenze che i ritmi di uscita delle collezioni, in continua evoluzione, hanno fatto emergere. Stiamo studiando date innovative, un po’ più avanzate del solito, per un paio di appuntamenti all’anno che metterebbero insieme le necessità di anteprima per le collezioni uomo, i dettagli finali per quelle femminili più qualche flash per l’alta moda. Un mix diverso per un appuntamento interessante da creare sul Lario, che sarebbe improprio definire “fiera”, perché riservato a pochi clienti e a pochi espositori. Meglio parlare di “evento”, qualcosa insomma che faccia parlare di Como, anche al di là del business immediato». La sede naturale sarebbe Villa Erba, vista anche la disponibilità dimostrata dal presidente dell’ente fieristico cernobbiese, Marco Ambrosini, che nei giorni ha dichiarato: «Mi fa molto piacere la possibilità di mantenere un collegamento tra Villa Erba e il tessile». «Da parte di Villa Erba e di Ambrosini abbiamo riscontrato il massimo appoggio – dice Pisani – Siamo sicuri di trovarlo anche nei presidenti della Camera di Commercio, Paolo De Santis, e degli Industriali, Giorgio Carcano, ai quali stiamo illustrando il progetto». E a proposito della mancata partecipazione di Prato Expo alla fiera unica milanese, Pisani sottolinea che l’assenza dei produttori pratesi di tessuti per abbigliamento «non è dovuta alla convinzione di poter rafforzarsi stando da soli». Secondo il presidente di Ideacomo, infatti, Prato non ha voluto aderire a “Milano Unica” perché «perderebbe il sostegno di Provincia e Regione Toscana, che pare abbiano promesso 500mila euro per mantenere la rassegna alla Fortezza da Basso di Firenze. Ma le istituzioni toscane, se volessero davvero aiutare il distretto tessile pratese, dovrebbero finanziare la partecipazione degli imprenditori alla rassegna milanese. Soli lì, infatti, si può sopravvivere».

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