Rassegna stampa

Valentino Ziche è il nuovo presidente

Si è insediato ieri il nuovo Consiglio di amministrazione dell’Ente Fiera che, come prima cosa, ha espresso il suo presidente e la giunta esecutiva. Sarà Valentino Ziche, ex presidente dell’Associazione industriali, la persona che succederà ad Antonio Tonellotto alla guida della struttura di viale dell’Oreficeria. Proposto dal sindaco Enrico Hullweck, il nome di Ziche ha trovato subito il benestare della numero uno di Palazzo Nievo Manuela Dal Lago e del presidente della Camera di Commercio Dino Menarin. Ma il consenso è stato generalizzato: è stato eletto con venticinque voti favorevoli e cinque schede bianche. A completare con lui il quadro dei nuovi vertici fieristici ci sono i tre rappresentanti degli enti fondatori, che in giunta entrano di diritto, più Alessandro Menegatti, Giuseppe Dissegna, Walter Sinico, Giorgio Costa e Giuseppe Sbalchiero. A questi si aggiungono i due membri nominati dalle associazioni di categoria che sono Sergio Rebecca e Michele Amenduni. A poco più di due mesi dall’insediamento del precedente Cda – che aveva il compito temporaneo di traghettare la Fiera verso acque più tranquille dopo lo scontro con le categorie economiche – da ieri è operativa la nuova squadra che dovrà guidare il rilancio della Fiera. Un compito non facile. Dato che a rallentare tutti i lavori in atto hanno contribuito prima le divergenze di opinioni con le associazioni di categoria, poi la crisi politica venutasi a creare dopo i nomi di spettanza a Comune e Provincia per il cda. E in un momento di concorrenza agguerrita la parola d’ordine è non perdere altro tempo. A sottolinearlo anche il sindaco Enrico Hullweck: «Ora che le polemiche sono state archiviate occorre rimboccarsi le maniche e lavorare sodo. Le priorità in questo momento sono tre: la prima è la costituzione di Vicenza Fiera International che ci servirà per tessere rapporti con l’estero e la creazione di una metodologia di “attacco” sui mercati globali. La seconda è quella di decidere una volta per tutti se è più conveniente ampliare la fiera esistente o costruirne una nuova in una sede diversa dall’attuale. La terza è procedere alla trasformazione in una società per azioni». E proprio quest’ultima operazione era stata momentaneamente accantonata. «In questo senso la questione è ancora in via di definizione. O le categorie accettano il lodo arbitrale o decidono di impugnarlo. Se propenderanno per questa ultima ipotesi io non avrei nulla in contrario. Almeno dopo ci troveremmo di fronte ad una risposta legale che dovrà essere rispettata da tutti». Roberta Labruna

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