Rassegna stampa

Villa Erba è in cerca di identità

di Paolo Marelli CERNOBBIO – Quale futuro per il polo espositivo di Villa Erba? Quali linee guida per la gestione dei padiglioni che si affacciano sul Lario? Dopo la già annunciata fuga a Milano delle grandi rassegne dedicate al tessile dal prossimo settembre, il centro fieristico di Cernobbio resterà orfano della sua principale attività, stendendo un alone di incertezza sul suo utilizzo. Ecco perché il consiglio d’amministrazione si interroga sugli scenari dei prossimi mesi. I vertici della società, preoccupati, chiedono indicazioni e direttive precise alla proprietà. Auspicano che le risposte arrivino in occasione dell’assemblea degli azionisti, il 16 maggio. I soci hanno tempo un mese per mettere a punto le strategie di rilancio del polo espositivo. Il Cda si attende decisioni coraggiose e scelte lungimiranti per assicurare un futuro roseo a Villa Erba. Il presidente del consiglio d’amministrazione, Marco Ambrosini, che è giunto alla scadenza del mandato, sottolinea che negli ultimi tre anni è stato ridotto in maniera consistente l’indebitamento finanziario della società grazie alle numerose iniziative promosse. Il bilancio 2004 è positivo. Anche se la congiuntura non è stata favorevole, il polo espositivo di Villa Erba ha allargato il suo raggio d’azione, ha aperto le porte a nuovi segmenti di mercato, ha rafforzato il suo ruolo di vetrina nazionale e internazionale. Per il futuro la sfida è invece tutta da giocare e da vincere. Lo spostamento delle rassegne tessili da Como a Milano, è un grosso nodo da sciogliere, un problema difficile da risolvere, ma cruciale per lo stato di salute della struttura lariana. Il Cda è in scadenza di mandato. I componenti si aspettano il giudizio sul proprio operato da parte dell’assemblea dei soci. Tra le ipotesi di rinnovi e conferme la situazione si prospetta in evoluzione, ma è prioritario stabilire in tempi stretti quale passi compiere per rivitalizzare il polo fieristico. Se la squadra di «governo» di Villa Erba non dovesse cambiare, allora il presidente Ambrosiani spera che la proprietà fornisca direttive precise sul ruolo del polo espositivo, dalle iniziative da mettere in cantiere alle manifestazioni da promuovere. Nei primi anni Novanta, le sale di Villa Erba hanno conosciuto momenti memorabili nella stagione estiva, quando il calcio mercato del campionato di serie A piazzava i suoi colpi miliardari a Cernobbio. Per due anni negli stand del polo fieristico lariano sono girati contratti milionari, si sono intessute trattative, strette alleanze, rotti rapporti sportivi e di amicizia. Una parata di procuratori, presidenti, allenatore, dirigenti che accendevano i riflettori delle tv su Villa Erba. Oggi il centro espositivo è penalizzato dalle divisione politiche. Contrapposizioni che hanno frenato la richiesta del Cda di ampliare i padiglioni per rafforzare le mostre tessili, bloccando il loro spostamento negli spazi milanesi. Ambrosiani ha ben chiaro in testa che l’ostacolo più difficile da superare non sono le nomine del Cda, quanto la mission industriale di Villa Erba. Serve un progetto di sviluppo del centro. Un rilancio non più rinviabile. Il polo di Cernobbio ha bisogno di un respiro nazionale e internazionale. Esposizioni, congressi, mostre, festival culturali potrebbero essere proposte utili per la fioritura di Villa Erba. In questo orizzonte c’è Summer Seminar, manifestazione organizzata dall’Unione delle Fiere Internazionali,organizzata per giugno e rivolta ai promotori di mostre ed eventi.

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