
“Spazi sotto la Fortezza, il progetto è da rifare”
Fortezza da Basso, Italia Nostra lancia l´allarme. «Ciò che sembrava utopistico si manifesta infine come realtà: parliamo dell´ulteriore intervento urbanistico che andrà ad interessare l´area perimetrale interna alle mura del San Gallo» scrive il vicepresidente dell´associazione ambientalista, Ugo Cianchi. Il riferimento è al nuovo progetto dell´espansione degli spazi congressuali e fieristici nel sotterraneo della Fortezza: circa 10mila metri quadri, un grande locale ed un auditorium, che nasceranno come prosecuzione dei sotterranei del padiglione Spadolini e sotto al liceo Machiavelli. Una scelta nota, arrivata dalla giunta di Palazzo Vecchio. Secondo Italia Nostra, c´è già anche un progetto, e non gli piace: «E´ prevista una galleria espositivo commerciale con annessi servizi di rappresentanza – scrive Cianchi – ad una quota di meno 10 metri rispetto alle quote attuali del piazzale, tramite la realizzazione di oltre 100 reticoli composti da plinti in cemento armato». Per Cianchi, l´utilizzo di tanto cemento può essere motivato solo dalla necessità di «formare un ampio piazzale» che «servirà per la sosta ed il transito dei mezzi pesanti nel corso della manifestazioni fieristiche per lo scarico ed il carico dei materiali». Motivi sufficienti, secondo Cianchi, per chiedere a sindaco e consiglieri comunali «di riflettere e considerare questo progetto». «Se Italia Nostra ci chiede di utilizzare tutta la nostra attenzione sull´intervento per la Fortezza, siamo assolutamente d´accordo: ma non ci può chiedere di bloccare un progetto, per il semplice fatto che non esiste un progetto approvato da questa giunta» ribatte l´assessore all´urbanistica Gianni Biagi. Ma il progetto di cui parla l´associazione esiste? «So che Firenze Fiera ha già un´idea progettuale, già passata dalla soprintendenza, nel 2004 – spiega Biagi – Lo hanno mandato anche a noi, ma non l´abbiamo mai esaminata. Abbiamo invece chiesto a Firenze Fiera un nuovo progetto, che doti la città di uno spazio congressuale e non solo espositivo, rispettando le esigenze di tutela del monumento ed in previsione del nuovo auditorium nell´area della Dogana». Di Fortezza si è discusso di nuovo in consiglio comunale, ieri, per i costi aggiuntivi del project financing, fino al dicembre 2004: 2milione e 700mila euro da pagare ai privati di Firenze Mobilità. Una decisione secondo la capogruppo di Unaltracittà Ornella De Zordo «sconcertante, il bene comune passa in secondo piano rispetto alle esigenze dei privati». Motivo: per trovare queste cifre sarebbero stati rinviati importanti lavori pubblici e interventi per la tramvia. Falso, secondo l´assessore al bilancio Tea Albini: «I costi sono stati definiti da commissioni tecniche, e nessun intervento verrà rinviato, quei soldi che storniamo saranno rimpiazzati da fondi regionali e Cipe»