
I “saldi” del Lingotto
Il gruppo che fa capo ad Alfredo Cazzola, Promotor, proprietario del Centro Fiere del Lingotto, ha risolto ogni rapporto con la Fiat, che gli aveva ceduto, nel 98, l´immobile: con una transazione ha pagato in un´unica soluzione le rate che doveva ancora versare, secondo un piano ventennale. Su richiesta dell´azienda torinese, in evidente necessità di fare cassa, invece, il rapporto si è concluso in anticipo: Promotor doveva pagare ancora 35 milioni di euro, ha invece staccato un assegno di 17 milioni e mezzo. E´ lo stesso Cazzola a confermare l´operazione, pur non entrando nel merito della cifra sborsata: «La transazione è avvenuta a fine marzo- dice- Non abbiamo voluto dare pubblicità, anche perché è avvenuta alla vigilia delle elezioni regionali e non volevamo dare adito ad alcuna interpretazione». Aggiunge l´inventore del Motor Show: «A dispetto di tutte le voci, è la dimostrazione del nostro forte impegno nell´attività fieristica a Torino. Crediamo molto in questa realtà e vogliamo continuare a svolgere questa attività, sviluppandola ulteriormente».
Cazzola ha acquistato il Centro Fiere nell´autunno del ´98, con un´operazione valutata allora in 273 miliardi di lire, da versare in numerose tranche. In precedenza la Fiat aveva offerto l´ala del vecchio stabilimento del Lingotto trasformata in struttura per le fiere più il Centro congressi a Regione, Comune e Provincia per una cifra indicativa di 360 miliardi lire. Ma la trattativa non andò a termine: gli enti locali valutarono la richiesta troppo onerosa. Così i vertici Fiat si rivolsero a Cazzola, sbarcato a Torino già nel ´94 per assumere la gestione del Salone dell´auto, dopo l´exploit ottenuto con il Motor Show di Bologna.
Nel frattempo lo scenario è completamente mutato. Il Salone dell´auto non si svolge più. La Fiat è al centro di una grave crisi che l´ha portata a vendere altri importanti immobili e proprietà, tra cui la vicina area dell´ex Fiat Avio, ceduta all´immobiliarista Luigi Zunino e poi riacquistata dalla giunta regionale guidata da Enzo Ghigo con l´obiettivo di realizzarvi il nuovo ospedale delle Molinette nell´ambito del progetto «Città della salute». Progetto che il nuovo esecutivo di Mercedes Bresso sta rivedendo, in particolare per i costi sopportati nell´acquisizione (51 milioni di euro). C´è anche un´indagine della magistratura. Gli enti locali hanno inoltre comperato il Centro Congressi. E si continua a discutere del ruolo e del potenziamento dell´attività fieristica, magari realizzando nuove alleanze. C´è chi punta ad un rapporto con la nuova realtà milanese di Rho, che secondo altri porterebbe però Torino ad essere una semplice appendice di Milano. C´è chi invece non disdegnerebbe un accordo con la Fiera di Colonia, i cui responsabili hanno incontrato nei mesi scorsi più volte il sindaco Sergio Chiamparino.
C´è poi la questione dell´Oval, impianto olimpico per il pattinaggio alle spalle dell´attuale Centro Fiere: dopo i Giochi di febbraio dovrebbe essere trasformato in un nuovo padiglione fieristico. Cazzola mostra cautela: «Il nostro impegno è totale. Ma certamente siamo pronti al confronto con gli enti locali. Ho scritto alla neo presidente Bresso proponendole un incontro per affrontare tutte le questioni aperte. Se tutte le istituzioni vogliono mettersi ad un tavolo per discutere, noi ovviamente siamo disponibili».