
“Dalla penna al mouse”, il futuro della comunicazione
Il web e le moderne tecnologie stanno cambiando la comunicazione e offrono nuovi strumenti per fare lobby. Se n’è discusso alla Fiera del Levante durante il convegno “Comunicazione e social media, presente e futuro” organizzato da Confcommercio nazionale, Asseprim e Confcommercio Bari B.A.T..
Un progetto nazionale che vede Bari terza tappa dopo Roma e Padova, con un approfondimento sui social media, content marketing, personal branding e lobby.
“Io sono un po’ critico nei confronti di questi cambiamenti. In parte perché ci hanno colti impreparati, un po’ perché il web e le sue implicazioni hanno lasciato molto spazio a grandissimi interessi non regolamentati” sostiene Sandro Ambrosi, presidente di Confcommercio. Il passaggio essenziale è proprio lì nella capacità di regolamentare un nuovo mercato che, a causa delle sue immense potenzialità, rischia, quanto meno nell’immediato, di generare storture. E’ necessario, dunque, capire come i tradizionali mezzi di informazione si trasformeranno, integrandosi con i nuovi strumenti.
Secondo Sergio De Luca, direttore Comunicazione e Immagine di Confcommercio, nella “comunicazione del futuro dovrebbe valere il principio dell’integrazione. Social media e nuove tecnologie non sostituiranno in toto i canali tradizionali ma si affiancheranno, arricchendoli di contenuti e informazioni. Tuttavia ad oggi la qualità e l’affidabilità dei canali tradizionali è ancora superiore. Nel web le bugie sovrastano la verità”.
Nonostante i rischi collegati ad un utilizzo spinto dei social media, non si possono dimenticare le opportunità, il peso e il potere che il web ha oggi. Ed è lo stesso De Luca a ricordare che “gli amministratori locali e nazionali oggi tengono conto di ciò che accade sul web”. Quello che prima poteva la piazza in termini di rivendicazioni di diritti e proteste oggi si è spostato sul web. Ma anche in termini di sviluppo di business e marketing.
Continuare ad essere impreparati su queste tecnologie è per l’Italia quartultima nazione europea per competenze digitali, solo una grande occasione persa.