
TTIP: gli agricoltori non si fidano, aziende e cooperative sono favorevoli
Il 61% degli allevatori e agricoltori della provincia di Cremona pensano che il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), il trattato USA-UE per il commercio e gli investimenti, non apporterebbe nessun vantaggio all’agricoltura italiana, e ancora meno (l’86%) alla propria attività; le aziende e le cooperative del territorio, all’opposto, intravedono nel TTIP importanti opportunità di sviluppo.
E’ quanto emerge da una ricerca presentata alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona (fino al 29 ottobre nei padiglioni di CremonaFiere) da Renato Mannheimer di di Eumetra Monterosa e Luigi Pastorelli dello Schult’z Risk Centre.
Precisa Mannheimer analizzando i dati raccolti: “Da un lato abbiamo intervistato un vasto campione di agricoltori, dall’altro abbiamo chiamato in causa imprese e cooperative del settore agroalimentare. Il sondaggio ha fornito esiti antitetici: tra gli agricoltori, forse più conservatori, prevalgono nettamente la disinformazione e la contrarietà alla prosecuzione della trattativa; le imprese e le cooperative, invece, dimostrano un atteggiamento opposto esprimendo un favore diffuso e dichiarando un elevato livello di informazione”.
La ricerca che fotografa il sentiment delle aziende agricole padane nei confronti del TTIP rileva che solo il 48% degli intervistati ha sentito parlare dell’accordo e, tra questi, l’83% si è dichiarato contrario. Soltanto il 19% ha dichiarato di aver seguito con attenzione la trattativa internazionale sul TTIP, in particolare il dibattito che su di esso si è animato negli ultimi mesi. La maggior parte del campione (62%) vorrebbe che la trattativa in corso tra i governi interessati si arenasse.
“A mio avviso – spiega Luigi Pastorelli – il TTIP è una possibile fattiva strategia di acquisizione e di consolidamento del proprio mercato perché di fronte a questo scenario l’unica vera possibilità di sviluppo può provenire dai mercati esteri”. Per fare questo Pastorelli suggerisce che occorre sfruttare le opportunità offerte dall’analisi dei Big Data e delle nuove tecnologie. “L’analisi delle correlazioni riconducibili ai Big Data, permette da una parte di segmentare in maniera più precisa il profilo dei propri consumatori e, dall’altra, di creare opportunità di contatto tra i produttori e i buyer”.
Alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, riconosciute dal Ministero dello Sviluppo Economico come “ambasciatore” del Made in Italy nel mondo, partecipano quest’anno 811 marchi internazionali con proprie esposizioni e oltre 20 delegazioni ufficiali di operatori esteri provenienti da 16 Paesi. Numerose le delegazioni in rappresentanza di Paesi dell’Europa del Nord e Centrale (Svezia, Germania, Polonia, Ucraina, Romania e Bulgaria) e di Paesi ex sovietici quali l’Azerbaijan, il Kazakhstan e l’Uzbekistan, ma anche del Nord Africa (Marocco e Tunisia) ma anche di Iran, Argentina e Australia.
Cos’è il TTIP. E’ un accordo commerciale di libero scambio delle merci in corso di negoziato dal 2013 tra l’Unione Europea e gli USA.