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70 anni di imprese artigiane, la spina dorsale dell’economia italiana

Le micro imprese non sono un problema ma una risorsa. Questo il claim emerso nel corso della 62ª Giornata dell’Artigianato Pugliese, celebrata oggi alla Fiera del Levante con un convegno nazionale dal titolo “70 anni di Confartigianato: un modello per la coesione sociale e la valorizzazione del capitale umano”.
Sono infatti 70 le primavere della Confederazione Nazionale dell’Artigianato, che in Fiera ha inaugurato la nuova sede pugliese alla presenza del presidente di Confartigianato Puglia Francesco Sgherza, del presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Giorgio Merletti, dell’assessora allo Sviluppo economico della Regione Puglia Loredana Capone e dell’assessora allo Sviluppo economico del Comune di Bari Carla Palone, e del presidente della Camera di Commercio di Bari Sandro Ambrosi.
L’80a Fiera del Levante è infatti l’occasione per inaugurare il nuovo padiglione di  Confartigianato Bari, un grande open space interamente dedicato al mondo dell’imprenditoria artigiana e alle sue iniziative culturali, creative, didattiche  ed economiche. Per la prima volta durante la Fiera, maestri artigiani, designer e creativi hanno a disposizione una location esclusiva per esporre, commercializzare e promuovere il meglio delle produzioni artigiane pugliesi.
Per il mondo delle piccole imprese, secondo il presidente di Confartigianato Puglia Francesco Sgherza, “serve uno sforzo in più anche a livello centrale: il PIL italiano è tornato in positivo dopo tre anni di recessione, ma c’è ancora tanto lavoro da fare, soprattutto in Puglia, dove è necessario dare nuovo impulso alle micro e piccole imprese, il vero tessuto connettivo della nostra regione e del Paese. Le microimprese fino a 20 addetti rappresentano il 98,3 % del totale in Italia e il 56,9% in termini di forza lavoro, mentre per la Puglia il dato è ancora più significativo: il 98,9 del totale con il 73,5% della forza lavoro. È partendo da questi dati che va pianificata la politica industriale italiana, perché – ha concluso Sgherza – i nostri 20mila associati pugliesi sentano forte il vento della ripresa”.
Secondo l’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone “le piccole imprese in Puglia non sono mai state così attive. Insieme con le medie imprese stanno avviando investimenti per quasi 500 milioni con il Titolo II e Titolo II Turismo, due incentivi regionali della nuova programmazione. È un risultato che non avremmo mai immaginato. Non solo è particolarmente elevato il valore della domanda, – ha concluso l’assessore Capone – ma le imprese piccolissime, piccole e medie affiancano per valore della domanda di investimento con questo solo incentivo le grandi industrie e le multinazionali”.
Secondo gli ultimi dati di Confartigianato, in Puglia nel 2015 il  prodotto interno lordo è cresciuto solo dello 0,2 per cento. Più in generale, l’industria manifatturiera del Mezzogiorno ha  accusato, nel periodo più duro della crisi (2008-2014), una contrazione del 33,8 per cento, a fronte di una flessione più modesta (-13,3 per cento) registrata nel resto del Paese. Confartigianato, pur dipingendo un 2015 complessivamente positivo per il Mezzogiorno, colloca la Puglia tra le regioni che non sono riuscite ad agganciare la ripresa. Tuttavia, i dati dimostrano che le micro e le piccole imprese rappresentano di gran lunga la componente più vitale del nostro tessuto produttivo. Sono i piccoli imprenditori e gli artigiani i più propensi a fare investimenti, ad innovare, ad avventurarsi in nuovi mercati e, cosa più importante, quelli maggiormente in grado di creare occupazione.

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