
AEFI – Associazione Esposizioni e Fiere Italiane SOSTIENE IL “NO-Imu Day”
AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, sostiene il “NO-Imu Day”. Un’ulteriore presa di posizione nell’ambito delle importanti azioni portate avanti dall’Associazione per richiamare con urgenza l’attenzione delle Istituzioni sulla necessità di interventi immediati e chiarimenti specifici in tema legislativo su alcuni aspetti vitali per il comparto che, altrimenti, rischia non solo di perdere competitività a livello internazionale ma anche di vanificare tutto il lavoro e gli sforzi finora sostenuti.
In particolare, in merito alla tassazione IMU, da tempo l’Associazione sottolinea che i quartieri fieristici sono Immobili Speciali, storicamente accatastati in categoria E (E9 ed E4), esenti da IMU proprio in funzione delle attività ospitate.
L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 4 del 2006, ha definito, in base a una propria interpretazione del DL 262/06, la nuova classificazione in D8, assimilando di fatto le Fiere ai Centri Commerciali. Un’interpretazione del D.L. 262/06 verso la quale AEFI ed i singoli associati si sono sempre opposti.
In base alla puntuale analisi di AEFI già presentata alle Istituzioni, se anche si volesse applicare una classificazione in D8 ai quartieri fieristici – assimilandoli ai Centri Commerciali – la rendita delle fiere non potrebbe essere superiore al 10% di quella di un analogo immobile a destinazione “Commerciale”. Pertanto l’IMU teorica che dovrebbe pagare un Quartiere Fieristico non dovrebbe essere superiore al 10% di quella che paga un Centro Commerciale di pari superficie.
I costi che la costante mancanza di chiarezza in materia ha imposto fino ad oggi alle Fiere sono già significativi considerando i numerosi procedimenti in corso da parte degli associati, ma diverrebbero decisamente insostenibili se non si attuassero in breve tempo le necessarie modifiche.
Infatti, se si dovesse mantenere la linea dell’accatastamento in D/8, pari ai Centri Commerciali, per una grande Fiera significherebbe dover accantonare fino a 2.000.000 di euro all’anno; per una Fiera di medie dimensioni fino a 600.000 euro l’anno e per una piccola Fiera fino a 250.000 euro.
Naturalmente per le realtà che hanno bilanci vicino al pareggio, l’IMU diviene un elemento di assoluta insostenibilità.
AEFI Associazione Esposizioni e Fiere Italiane nasce nel 1983 con l’obiettivo di generare sinergie tra i più importanti quartieri fieristici italiani. In particolare AEFI si pone come interlocutore privilegiato per gli operatori e le istituzioni, e svolge un ruolo di sostegno per gli associati attraverso lo sviluppo di attività e programmi nell’ambito della formazione, del marketing, della promozione e della ricerca, oltre all’erogazione di servizi per le fiere attraverso l’attività delle proprie Commissioni: Tecnica di Quartiere, Amministrative-Giuridica, Fiere in Rete, Informatica e Innovazione Tecnologica e Nuove Iniziative e Programmi.
Sul piano internazionale, AEFI rappresenta le fiere italiane in UFI-Unione delle Fiere Internazionali. Presieduta da Ettore Riello, AEFI conta 35 quartieri fieristici Associati, che organizzano oltre 1.000 manifestazioni all’anno su una superficie espositiva totale di 4,2 milioni di metri quadrati. Nei quartieri fieristici associati AEFI si svolgono gran parte delle manifestazioni fieristiche internazionali e l’85% del totale delle manifestazioni fieristiche che hanno luogo annualmente in Italia.