
OSSERVATORIO AGRI&FOOD DI CREMONAFIERE
LATTE 1
Dal Mipaaf oltre 120 milioni di euro a sostegno del comparto
Si è svolta a Roma il 30 luglio scorso la riunione del Tavolo latte alla presenza del ministro Maurizio Martina, delle Regioni e dei principali rappresentanti della filiera, dalle organizzazioni agricole alla cooperazione, dall’industria alla grande distribuzione. Nel corso dell’incontro il Ministro ha presentato le nuove azioni che il Governo metterà in campo per il settore del latte con investimenti complessivi che superano i 120 milioni di euro nel triennio che si concluderà a fine 2017, misure che vanno ad aggiungersi agli interventi già stabiliti con la recente approvazione della Legge Agricoltura, in base alla quale è prevista la rateizzazione in tre anni senza interessi e l’ampliamento delle possibilità di compensazione tra produttori per le multe dell’ultima campagna. Le principali azioni previste coinvolgono, come detto, oltre 120 milioni di euro, 65 saranno destinati al sostegno della liquidità e alla ristrutturazione del debito degli allevatori. In pratica, sono previsti interventi di miglioramento della competitività del sistema e il sostegno all’accesso al credito da parte dei produttori, fornendo in questo modo una prima risposta alle loro necessità di liquidità finanziaria. Sono inoltre previsti 0,5 centesimi di euro in più al litro per i produttori di latte attraverso l’aumento della compensazione Iva e la costituzione presso il Ministero di un gruppo di lavoro, coordinato da Ismea, per la definizione a livello nazionale di un Sistema di indicizzazione del valore del latte alla stalla condiviso dagli attori della filiera, riprendendo e potenziando il lavoro svolto in Lombardia. In accordo poi con il ministero della Salute, il Mipaaf avvierà da settembre un’apposita campagna informativa che punta a stimolare e incrementare i consumi di latte fresco, sottolineandone le proprietà nutritive, salutari e qualitative. Lo stanziamento finanziario per questa campagna è di 8 milioni di euro nel prossimo triennio. Inoltre, i grandi formaggi Dop italiani saranno protagonisti di specifiche azioni nell’ambìto del Piano straordinario per il made in Italy, a cui si aggiunge il sostegno agli impianti per il biometano. Infatti, per stimolare l’integrazione al reddito degli allevatori, il Mipaaf intende sostenere gli investimenti verso questo tipo di strutture per valorizzare le biomasse residuali e i sottoprodotti della lavorazione agricola: nel decreto sulle energie rinnovabili, infatti, il Mipaaf punta su migliori tariffe per gli impianti a biogas di piccole dimensioni con una priorità per le aziende agricole costituite prevalentemente da aziende zootecniche.
LATTE 2
Grana Padano Dop, l’export aumenta del 10%
Il Grana Padano consolida la leadership di prodotto Dop più consumato nel mondo facendo registrare anche nei primi sei mesi dell’anno performance rilevanti. Lo rende noto con una nota il Consorzio di tutela che sottolinea come, sul fronte dei consumi, nonostante la crisi, a livello nazionale si registri una sostanziale tenuta delle vendite, mentre continuano a crescere le esportazioni, che nel primo quadrimestre registrano un +10% con ben 660.000 forme esportate.
Sul territorio nazionale le vendite di Grana Padano sono in sofferenza negli ipermercati e nei discount, mentre nei supermercati sono positive come nell’Horeca e nelle vendite dirette effettuate nei caseifici.
“Da gennaio a giugno – spiega Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano – abbiamo registrato un’impennata particolarmente rilevante negli Stati Uniti dove, anche grazie agli effetti della rivalutazione del dollaro, il segno positivo dell’export aumenta del 60% con 67.000 forme commercializzate oltre oceano in soli quattro mesi. Molto positivi anche i numeri che riguardano l’Unione Europea, in particolare in Germania e in Spagna con aumenti quantificabili nel 9%. Inevitabili, invece, gli effetti negativi dell’embargo in Russia dove si registra un calo nei consumi dell’80%, quantificabile in 3,8 milioni di euro in soli 4 mesi”.
In crescita costante ‘il grattugiato’ le cui vendite, rapportate a un anno, crescono complessivamente del 5% interessando 1.171.400 forme.
Guardando poi alla stretta attualità e alle proiezioni dei prossimi mesi, Stefano Berni, direttore generale del Consorzio, evidenzia come “il caldo di luglio abbia compresso la produzione lattiera, aiutando così ad alleggerire ulteriormente i magazzini e a predisporre il mercato del Grana Padano verso l’ultima parte dell’anno in modo incoraggiante, nonostante l’andamento generale del lattiero caseario in Europa non appaia certo favorevole”.
“Qualora le produzioni dei caseifici nel trimestre luglio-agosto-settembre fossero in linea con le previsioni e le attese del Consorzio di Tutela Grana Padano – conclude Berni – l’ultimo trimestre del 2015 dovrebbe confermarsi con una tendenza sicuramente positiva”.
LATTE 3
Parte a Bruxelles la discussione sul Pacchetto Latte Bis
A Bruxelles è partita la discussione sul cosiddetto “Pacchetto Latte Bis”. Ne dà conto il supplemento Stalle allegato al n. 29 della rivista Informatore Agrario in un articolo firmato da Ermanno Comegna. In buona sostanza, si tratta della prosecuzione del lavoro svolto nel 2012 “quando – scrive Comegna – in vista della fase finale del regime delle quote, furono introdotte alcune misure come la contrattualizzazione tra allevatori e primi acquirenti, la programmazione produttiva per i formaggi dop, l’istituzione obbligatoria degli organismi interprofessionali a livello di Stati membri e l’introduzione di alcuni interventi per la trasparenza e la circolazione delle informazioni sul mercato lattiero-caseario”. Oggi, quindi, il confronto presso la sede del Parlamento europeo all’indomani della pubblicazione del rapporto di James Nicholson che dovrà superare l’approvazione dell’Aula. “Nei prossimi mesi – scrive ancora Comegna – l’iniziativa passerà al vaglio della Commissione europea alla quale compete la funzione di predisporre la proposta di regolamento, dopodichè si inizierà la procedura politica per il varo del regolamento. In particolare, il rapporto Nicholson evidenzia la necessità di favorire l’innovazione e il ricambio generazionale nel settore del latte introducendo specifici interventi finanziari tali da consentire l’accesso al credito e l’attuazione di progetti di investimento e ammodernamento aziendale. Di particolare interesse è l’insistenza con la quale il relatore evidenzia la necessità di mantenere la presenza del settore zootecnico da latte in maniera diffusa su tutto il territorio europeo, comprese le aree svantaggiate, quelle di montagna e le regioni insulari e periferiche. Un altro importante elemento è la presa di coscienza che il Pacchetto latte del 2012 non ha prodotto quei risultati che ci si attendeva. Da qui l’esigenza di rivedere e rafforzare alcuni strumenti, come il ruolo delle organizzazioni dei produttori e l’osservatorio europeo sul mercato del latte”. Ma secondo l’articolista l’elemento più sensibile all’interno del dibattito sul Pacchetto latte bis “ruota attorno al fenomeno della volatilità dei prezzi e della gestione e prevenzione dei rischi”. Il dibattito è appena iniziato, e i temi non potranno che accenderlo.
AGROALIMENTARE
“Be Italian”, l’eccellenza agroalimentare italiana protagonista a Manhattan
“Be Italian – You are what you eat” è il nuovo progetto di CremonaFiere dedicato alle eccellenze agroalimentari italiane: un Salone nell’ambìto di International Restaurants & FoodService Show al Javits Center di Manhattan, New York. Il Salone, che si svolgerà dal 6 all’8 marzo 2016, sarà il primo negli Stati Uniti dedicato al prodotto alimentare 100% italiano. La rassegna rappresenta uno dei punti di riferimento fieristici per i prodotti di qualità negli Usa e durante l’edizione 2015 vi hanno partecipato 724 espositori e 21.235 visitatori professionali in rappresentanza di ristoratori, chef, dealer, food brokers e foodies. “Be Italian” non è solo una fiera, è anche uno strumento innovativo di promozione internazionale. Le aziende che vi aderiranno, infatti, potranno seguire un programma informativo e formativo sulla filiera distributiva, sulle normative igienico-sanitarie e doganali e sulle abitudini e preferenze alimentari dei consumatori americani. Parallelamente il partner americano Urban Exhibition Inc. organizzerà corsi per far conoscere agli operatori americani della distribuzione e della ristorazione il “saper fare italiano”.
Flash dall’agroalimentare nazionale e internazionale
Confagricoltura plaude alle misure scaturite dal Tavolo Latte
“Sono state accolte molte nostre richieste. Dalla crisi si esce rilanciando i consumi e l’export. Occorre puntare su competitività, innovazione e oordinamento di filiera”. Così il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, a commento della presentazione dei provvedimenti presentati dal ministro Maurizio Martina al Tavolo della filiera latte convocato il 31 luglio scorso. “Le misure previste dovranno essere incentrate a sostegno delle imprese che fanno la produzione nazionale e di quelle che hanno scelto la strada dell’aggregazione per affrontare con più forza il mercato, evitando la dispersione delle risorse disponibili – ha sottolineato ancora Guidi – Il nodo da sciogliere è quello della creazione dell’indice nazionale del prezzo del latte che possa fornire una maggiore trasparenza di mercato e orientare la contrattazione tra le parti. Ma gli industriali devono pronunciarsi con chiarezza se sono d’accordo a individuare lo strumento condiviso dell’indicizzazione che, in un’ottica di filiera, deve fare da riferimento per il mercato”. (Fonte: www.confagricoltura.it) (Leggi la notizia)
Allevamenti e mangimi, sui controlli l’Italia non teme confronti
In una lunga intervista rilasciata da Silvio Borrello, direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute a Mangimi & Alimenti, il funzionario pone l’accento sui controlli effettuati negli allevamenti e ai mangimi destinati all’alimentazione del bestiame. “Il nostro Paese – afferma – è all’avanguardia sotto il profilo dei controlli negli allevamenti anche grazie alla scelta di incardinare i servizi veterinari nel servizio sanitario nazionale. Per quanto riguarda l’aspetto qualitativo, i mangimi destinati ad animali da produzione alimentare sono formulati e bilanciati proprio per garantire la migliore produttività degli animali. Pensando al recente passato, è stato incidendo sull’alimentazione dei suini attraverso mangimi a base di mais, orzo e soia che è stato possibile, nel corso degli anni, ottenere prodotti di salumeria sempre meno grassi parallelamente a un aumento degli acidi grassi insaturi sul totale a discapito dei grassi saturi”. (Fonte: www.mangimiealimenti.it) (Leggi la notizia)
Ortofrutta, i prezzi salgono ma non a vantaggio dei produttori
I prezzi dei prodotti vegetali crescono del 6,1% a luglio rispetto all’anno precedente, mentre quelli della frutta salgono del 4,1%. Nei campi però è crisi, con i compensi corrisposti agli agricoltori che non coprono ormai neppure i costi di produzione. Lo afferma Coldiretti a margine da un’analisi effettuata sulla base dei dati Istat relativi all’andamento dell’inflazione in Italia a luglio, che su base annua cresce dello 0,2% grazie anche all’aumento dello 0,7% fatto registrare dai prodotti alimentari sotto la spinta dell’ortofrutta, registrando un trend di crescita che però non si trasferisce agli agricoltori. Secondo Coldiretti infatti, dal campo alla tavola le quotazioni della frutta moltiplicano fino al 500%: dalle pesche pagate al produttore 0,30 euro e rivendute al consumatore a 1,80euro alle susine, per le quali l’agricoltore si vede corrispondere 0,40 euro per poi ritrovarle sui banchi dei supermercati a 1,40euro. (Fonte: www.coldiretti.it) (Leggi la notizia)
Aumentano le irrigazioni, occorre una quota maggiore di gasolio agevolato
Le continue irrigazioni d’emergenza determinate dal lungo periodo di siccità e dalle temperature elevate di queste settimane impongono l’aumento della quota di gasolio agevolato in tutte le regioni per irrigare e salvaguardare le produzioni agricole colpite dal caldo torrido. Lo chiede la Cia (Confederazione italiana agricoltori) in una lettera firmata dal suo presidente, Dino Scanavino, inviata sia al presidente delle Regioni, Sergio Chiamparino, che agli assessori regionali all’Agricoltura per sollecitare un intervento urgente in merito. La situazione è molto grave perché il lungo periodo siccitoso impone irrigazioni quotidiane per portare a maturazione le produzioni agricole e difendere i raccolti, quando, solitamente e in condizioni meteorologiche più consone alla normalità per il nostro territorio, le irrigazioni sono previste due volte la settimana. (Fonte: www.cia.it) (Leggi la notizia)
Vola l’export di carne suina e bovina spagnola
Nel primo trimestre dell’anno la Spagna ha incrementato le sue esportazioni di carne, frattaglie e grasso di maiale superando in totale le 382mila tonnellate, pari a un +15% rispetto allo stesso periodo del 2014. Tradotto in termini di valore stiamo parlando di 747milioni di euro (+11,5%). Per quanto riguarda invece il comparto bovino, carni e frattaglie hanno raggiunto una quota export di 42.500tonnellate (+32,5%), un dato mai raggiunto prima. Anche in questo caso, in termini di valore i numeri si traducono nella cifra record di 132milioni di euro (+20%). (Fonte: www.3tre3.it) (Leggi la notizia)
Campagna 2015-2016, negli USA previsto meno mais ma più soia
Il dipartimento per l’Agricoltura Statunitense ha divulgato il report Wasde di luglio 2015 secondo il quale per la stagione 2015-2016 si assisterà a una riduzione della produzione di mais e a un aumento di quella di semi di soia, rispettivamente -0,2% e +0,4%. La produzione americana di mais è quindi prevista a 343.68 milioni di tonnellate (-0,7%) rispetto alle stime di giugno a causa di una riduzione delle aree. La produzione di soia è invece prevista in aumento (+0,9%) a 105.73milioni di tonnellate, con un aumento della superficie coltivata. Per la stagione in corso (2014-2015) negli Stati Uniti si stima un aumento dell’export di mais e del suo impiego nella produzione di etanolo, riducendo gli stock iniziali previsti per la nuova stagione (-5,2%). Riguardo la Ue è prevista una diminuzione delle produzioni di mais a causa delle recenti temperature particolarmente torride e un aumento delle importazioni sia di mais che di soia. (Fonte: www.clal.it) (Leggi la notizia)
Biogas da Arundo Donax, i risultati confermano la sua validità
Dal Gruppo Ricicla del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali, produzione, territorio, agroenergia dell’Università di Milano, arriva una breve anteprima dei dati della digestione anaerobica ottenuta con l’impiego di Arundo Donax in un impianto in scala reale. L’impianto a biogas in questione aveva una potenza elettrica installata di 380KW, i giorni di ritenzione dell’impianto sono stati 60-70, la prova ha avuto una durata di 80 giorni (10 febbraio-30 aprile 2015) (60 giorni di wash out + 20 giorni di digestione a regime di arundo). La dieta giornaliera prima dell’introduzione di siloarundo era composta da 15 tonnellate di mais, 2 tonnellate di pollina, 10 mc di liquame bovino, 2,5 tonnellate di ricircolo digestato solido. Sono state introdotte 3 tonnellate/giorno di arundo al posto di 2 tonn/giorno di mais, pari a circa il 20% della dieta giornaliera per 80 giorni. Fatta questa premessa, i risultati ottenuti hanno riguardato una regolare produzione di biogas prima, durante e dopo l’utilizzo di arundo (circa 4.300 mc biogas/giorno); un regolare funzionamento del digestore durante l’utilizzo di arundo (nessun galleggiamento, nessuna crosta o schiume, nessun problema di mescolamento del digestante), il graduale incremento della percentuale di metano nella miscela di biogas (il siloarundo in tutte le prove effettuate ha sempre restituito una maggiore concentrazione di metano nel biogas rispetto al mais). Infine, aspetto certo non secondario, il costo di produzione del metrocubo di biogas è stato dimezzato. (Fonte: Gruppo Ricicla – Unimi)
Water Footprint, Conserve Italia ottiene la certificazione
Conserve Italia è la prima azienda alimentare italiana ad aver conseguito la certificazione della propria impronta idrica (water footprint) secondo lo standard internazionale ISO14046, introdotto per la prima volta nell’agosto 2014. La Water Footprint è stata calcolata su tre prodotti di punta del marchio Valfrutta (polpa di pomodoro, borlotto, nettare di pera), dei quali sono stati quantificati i potenziali impatti ambientali relativi all’acqua. “Anche l’agricoltura è chiamata a fare la sua parte per ridurre i consumi di acqua – ha spiegato il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini – Il volume idrico complessivamente utilizzato in Italia è pari a 42 miliardi di m3/anno, dei quali il 60% è impiegato dal settore agricolo, contro il 25% del settore industriale e il 15% di quello civile”. Le analisi sui primi prodotti di cui è stata certificata l’impronta idrica hanno evidenziato che le aree di miglioramento sulle quali intervenire sono per lo più relative alla parte agricola e riguardano fondamentalmente la scelta e la gestione delle colture, le pratiche agronomiche, i metodi irrigui e l’uso di risorse idriche alternative. (Fonte: www.conserveitalia.it) (Leggi la notizia)