
Mondomusica 2015 – Self Management, la chiave del sucesso per i giovani musicisti
Il self management come antidoto alla crisi in ambito musicale: “Il successo è alla portata di tutti: per dare un futuro al talento occorre saper sfruttare in modo ‘scientifico’ le risorse individuali” dichiara Valentina Lo Surdo, musicista, giornalista musicale e organizzatrice di eventi divenuta pioniera del self-management in Italia, vera e propria disciplina di recente approdata in ambito accademico, tanto nelle università quanto nei conservatori. Lo Surdo sarà ospite di Cremona Mondomusica – la più importante fiera dedicata agli strumenti musicali d’alto artigianato che si terrà a CremonaFiere dal 25 al 27 settembre prossimi – proprio per parlare dell’innovativo metodo di ‘autoamministrazione’ che consegna agli artisti le chiavi per il successo durante il workshop “Self management e social network: come farsi conoscere” in programma domenica 27 settembre.
“L’idea di base del self management è che c’è spazio per chiunque: la prima mossa è spostare il focus dal sentirsi vittima al considerarsi pienamente responsabile di tutto ciò che accade nella propria vita, anche da un punto di vista professionale – spiega Lo Surdo –: in definitiva il self management può essere definito ‘l’arte del successo’. A dispetto della denominazione, che pare implicare un richiamo al personalismo, il metodo non prevede affatto un approccio individualistico ma, anzi, si fonda sul ‘fare squadra’ e sulla capacità di offrirsi in modo professionale senza chiedere nulla in cambio: la relazionalità e il contatto con le persone sono proprio tra i cardini del self management”.
In che cosa consiste, dunque, questa disciplina in grado di sviluppare al massimo le potenzialità dell’artista? “Scoprire cosa presentare e come presentarsi, individuare modelli d’azione vincenti, riconoscere la propria identità senza snaturarla inutilmente, puntare su peculiarità uniche per trasformarle in punti di forza: sono questi i concetti chiave del self management – precisa l’esperta. Tutto ciò fa parte di una pianificazione mirata e personalizzata che riguarda la comunicazione e il marketing così come la gestualità e il public speaking. Perché, in fondo, non è poi così vero che l’abito non fa il monaco”.
Gli artisti – i musicisti in primis – lamentano un progressivo inaridimento culturale del pubblico e, di riflesso, un impoverimento del mercato: “Credo anzitutto che i musicisti debbano re-imparare ad appassionarsi autenticamente alla musica – commenta Lo Surdo. Poi, ovviamente, ogni carriera che punti al successo deve essere supportata da un vero talento: in Italia non mancano musicisti davvero bravi che, tuttavia, per larga parte risultano generici. Un esempio di chi ha saputo distinguersi mettendo in campo la propria unicità è rappresentato da Roberto Prosseda: un pianista eccezionale che ha imparato perfettamente come autogestirsi tirando fuori il meglio di sé”.