
Agrimont mette in vetrina la buona salute dell’agricoltura di montagna
“Questa 36^ edizione di Agrimont, così ricca di proposte espositive e di partecipazioni di qualità, è un segnale importante che dimostra la vitalità del settore dell’agricoltura in montagna”. Con questa considerazione, molto efficace nella sua semplicità, Giorgio Balzan presidente di Longarone Fiere ha aperto ufficialmente al pubblico la fiera dell’agricoltura di montagna nel Quartiere Fieristico di Longarone. Sono presenti ad Agrimont complessivamente 240 marchi (135 espositori diretti da 13 regioni italiane) dall’Italia e dall’estero con le principali aziende di prodotti, macchine e attrezzature per l’agricoltura e tutto ciò che riguarda il mondo rurale montano.
Presenti in esposizione, tra le altre, anche aziende legate al settore del giardinaggio e del florovivaismo, con una bella varietà di prodotti e piccole attrezzature da utilizzare nella cura dell’orto e del giardino di casa. Completano la rassegna infine gli stand che presentano produzioni tipiche dell’agricoltura di montagna, come formaggi, miele e insaccati, senza dimenticare importanti aziende fornitrici del comparto zootecnico che da sempre rappresenta un settore strategico per l’agricoltura di montagna.
“Tutti gli spazi espositivi nei padiglioni sono occupati – ha rilevato ancora Balzan – e l’esposizione si estende anche a due aree esterne in prossimità dei due ingressi del pubblico. Abbiamo in esposizione anche aziende del giardinaggio e del florovivaismo, con una bella varietà di prodotti e piccole attrezzature da utilizzare nella cura dell’orto e del giardino di casa. E non manca nemmeno il comparto zootecnico, da sempre un settore strategico per l’agricoltura di montagna: oltre all’esposizione di attrezzature e macchine, il tradizionale padiglione allestito dall’Associazione Regionale degli Allevatori attraverso la propria delegazione di Belluno rimane sempre una bella attrazione per la presentazione di animali “.
A tagliare il nastro sono stati, fra gli altri, il presidente, Augusto Guerriero e il direttore generale di Lattebusche, Antonio Bortoli, una delle aziende simbolo della provincia di Belluno nello sviluppo del settore. “Di fronte ad una concentrazione di aziende così forte come in Agrimont – ha detto Bortoli – non possiamo che evidenziare un’inversione di tendenza rispetto molti altri settori. Esser qui oggi è la conferma degli ottimi rapporti con Longarone Fiere che mi auguro potranno rafforzarsi ancor di più. Lattebusche è una realtà che ha saputo crescere negli anni nonostante le difficoltà e le iniquità che mettono a dura prova il nostro impegno. Noi lavoriamo 3.500 quintali di latte al giorno su cinque stabilimenti fornendo ben 1.700 negozi utilizzando solo latte dei nostri produttori”.
Ad aprire la cerimonia è stato consegnato dalle mani del presidente Balzan e del presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona il secondo “Premio Ivano Pocchiesa”, istituito da Longarone Fiere alla memoria del giornalista bellunese scomparso lo scorso anno e riservato ad un operatore della comunicazione che nella sua professione abbia dato particolare risalto al territorio e alle sue produzioni più tipiche. Il riconoscimento è andato quest’anno a Mario Agostini, nella sua duplice veste sia di giornalista e attento narratore delle vicende dei gelatieri artigiani che anche di organizzatore delle iniziative che valorizzano i prodotti tipici bellunesi attraverso le attività dei ristoratori che fanno capo alla catena “Alto Gusto”.
La giornata di domani (orario d’apertura dalle 10 alle 19) celebrerà la 3. Giornata Europea del Gelato Artigianale con l’incontro (ore 10, Centro Congressi) sul tema: “Gelato artigianale, un’opportunità per le imprese agricole e il consumatore”, promosso dalla Coldiretti Belluno e “Gelaterie del territorio”. Seguirà la presentazione sulle opportunità legate al riconoscimento ufficiale della Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi.