
A CREMONAFIERE FORMAZIONE DELLE AZIENDE ALIMENTARI CON IL VI CORSO MASTER IN DIRITTO ALIMENTARE IN COLLABORAZIONE CON AITA (ASSOCIAZIONE ITALIANA DI TECNOLOGIA ALIMENTARE)
Il 13 dicembre entrerà in vigore la nuova etichetta europea, che si basa sul regolamento europeo 1169/11. La normativa in questione è il risultato di anni di lavoro del Consiglio e del Parlamento Ue e ha lo scopo di realizzare una base comune per regolamentare le informazioni sugli alimenti e consentire ai consumatori di compiere scelte consapevoli. In linea teorica, dunque, le nuove regole rispondono a un’esigenza di maggiore trasparenza, contribuiscono a uniformare le legislazioni dei singoli paesi e a garantire la libera circolazione di alimenti sicuri.
Fra le diverse novità, secondo quanto stabilito dalle suddette norme, in etichetta vanno quindi riportati:
- la denominazione di vendita: è il “nome” dell’alimento, può corrispondere all’alimento stesso (es. latte), in tal caso seguito dal tipo di trattamento tecnologico che è stato eseguito (es. pastorizzato o in polvere, intero o altro), oppure essere un nome di fantasia;
- gli ingredienti: tutte le sostanze utilizzate nella preparazione dell’alimento, in ordine decrescente dal punto di vista della quantità;
- il peso netto;
- il nome e la sede del produttore;
- ove necessario, il termine minimo di conservazione, la data entro la quale il prodotto conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione, ma può ancora essere consumato, o la data di scadenza, la data entro la quale il prodotto va consumato, perché altrimenti può diventare pericoloso;
- ove necessario, le modalità di conservazione del prodotto, come per i prodotti altamente deperibili, che devono essere conservati in frigo;
- il numero di singole unità contenute in una confezione, se non evidente dalla confezione esterna.
Anche la presentazione e la pubblicità devono essere tali da non indurre in inganno il consumatore, né devono essere menzionate proprietà medicamentose riferite a quel prodotto a meno che non sia specificamente disciplinato e autorizzato ai sensi del D.Lgs 111/1992. Tutte le informazioni inoltre devono essere riportate in caratteri leggibili ed indelebili, intelligibili al consumatore, quindi opportunamente tradotte nelle diverse lingue.
Le maggiori aziende del settore alimentare si formeranno a CremonaFiere nell’ambito della collaborazione fra l’Ente Fieristico e l’Associazione Italiana di Tecnologia Alimentare (AITA).
Si tratta di un’edizione “speciale” del Corso legato all’imminente applicazione di alcune norme molto importanti per il settore alimentare la cui interpretazione non è sempre lineare o univoca. Oltre a ciò, saranno trattati dei temi fortemente legati alla possibilità di esportare i propri prodotti in mercati emergenti dei quali oltre a conoscere le regole specifiche, legate all’ottenimento dell’autorizzazione, è altresì necessario conoscere come “proteggerli e distinguerli”. Allo scopo di fornire un’ampia trattazione dei temi affrontati saranno presentati numerosi casi pratici e consigli “pronti per l’uso”.