
OSSERVATORIO AGRI&FOOD DI CREMONAFIERE
RASSEGNE FIERISTICHE
I 4 giorni de il BonTà chiudono con un bilancio positivo
Presso i padiglioni di CremonaFiere, dal 7 al 10 novembre scorsi si è svolta l’11ma edizione de Il BonTà, una delle più consolidate manifestazioni dedicate all’agroalimentare artigianale di qualità, che fin dal suo esordio ha saputo proporre una formula originale capace di attrarre sia gli operatori professionali (ristoratori, distributori, e buyer), sia il pubblico dei gourmet.
Quest’anno, al fianco di 158 espositori, CremonaFiere ha organizzato 54 eventi con la partecipazione di 23 tra Associazioni e Istituzioni in ambìto alimentare e ben 59 chef che si sono esibiti in show cooking e hanno partecipato come speaker ai diversi appuntamenti tra seminari, workshop, presentazioni e concorsi.
“La nostra attenta selezione di espositori e questo ricco programma di eventi – ha sottolineato Antonio Piva, Presidente di CremonaFiere – sono pensati e realizzati con un obiettivo ben preciso: fare de il BonTà uno strumento di promozione e di valorizzazione non solo delle singole aziende produttrici, ma soprattutto dell’intero settore agroalimentare tradizionale. Si possono trovare nuove strade commerciali in Italia e all’estero solo se il settore è supportato da una cultura del cibo sempre più diffusa e radicata”.
Un obiettivo centrato appieno, come testimoniano sia gli espositori, molto soddisfatti della qualità del pubblico arrivato a Cremona da tutto il nord Italia (oltre che dalle rappresentative di buyer esteri – francesi in particolare), sia i visitatori (quest’anno la manifestazione ha registrato 49.406 visitatori), che hanno trovato tra gli stand oltre 2.000 prodotti di alta qualità, ma non solo: quest’anno si è infatti ulteriormente sviluppata l’area espositiva dedicata alle attrezzature professionali, con ben 300 mq che hanno ospitato alcune tra le più qualificate aziende produttrici di cucine e accessori per la ristorazione.
“Chiudiamo decisamente bene questo 2014 – ha aggiunto Piva – le nostre manifestazioni autunnali si sono chiuse tutte con buoni risultati, nonostante un periodo non facile per tutti i settori. Questo significa che abbiamo lavorato tanto e bene, e soprattutto diamo ai nostri clienti un segnale forte di continuità”.
LATTE
Rotta la trattativa sulle nuove quotazioni.
Allerta del Consorzio su falso Parmigiano Reggiano in vendita
La trattativa sul prezzo del latte alla stalla si è arenata. Le tre federazioni regionali lombarde di Confagricoltura, Coldiretti e Cia hanno abbandonato il tavolo della discussione avviato con il Gruppo Italatte e in un comunicato congiunto hanno sottolineato l’impossibilità di raggiungere un’intesa su un livello di prezzo soddisfacente per gli allevatori. Intanto l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, ha scritto al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, chiedendo la convocazione di un tavolo che aiuti e guidi le parti nella definizione di un prezzo equo del latte. “Rischiamo di arrivare alla fine del regime delle quote – ha scritto inoltre Fava – con un sistema ‘latte Italia’ in frenata, mentre nel centro-nord Europa si registrano incrementi di produzione anche a doppia cifra”.
Intanto, sul fronte dei prodotti caseari, il Consorzio del Parmigiano Reggiano alza la guardia e mette in allerta i caseifici e le Autorità giudiziarie rispetto a possibili truffe che potrebbero ricadere su produttori e commercianti nelle compravendite di prodotto. In una nota del Consorzio infatti, si legge che l’ente di tutela ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di commercianti e operatori del settore, rispetto a soggetti che vanno proponendo ingenti quantità di formaggio a prezzi assolutamente anomali rispetto a quelli di mercato, utilizzando ed evocando illegittimamente il nome del Consorzio di tutela o vantando conoscenze e accreditamenti all’interno dello stesso Consorzio che sono del tutto prive di fondamento.
AVICOLO
Scendono i prezzi di uova e ovaiole. La ripresa prevista per l’anno prossimo
Anche il mercato avicolo soffre la crisi dei consumi. Ne dà conto Gustavo Credazzi in un articolo apparso sul n. 39 della rivista Informatore Agrario. Nei primi 9 mesi del 2014 il prezzo medio dei broiler ha incassato un -8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le ovaiole -1,7% e le uova -5,4%. Secondo l’analista, se per quest’ultimo scorcio d’anno la situazione non dovrebbe registrare particolari variazioni, per il 2015 si potrebbe prospettare un andamento diverso e migliore con una domanda interna in leggero assestamento, confermato dalla quota di importazione che è aumentata a fronte di un export che da 4 anni è stabile su valori considerevoli. Secondo Credazzi è dunque legittimo prevedere che nella campagna targata 2015 il consumo nazionale di carne avicola ricomincerà a crescere e, con una produzione orientata verso una normalizzazione, anche i mercati potrebbero recuperare almeno in parte quanto è andato perduto quest’anno.
TRATTATIVA TTIP
Paolo De Castro nominato relatore permanente ai negoziati di libero scambio Ue-USA
Sarà Paolo De Castro il referente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo per i negoziati di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti attualmente in corso. In una nota diffusa dal sito dell’europarlamentare (www.paolodecastro.it), si legge che la designazione – decisa dalla Comagri – consentirà all’europarlamentare pd e coordinatore di commissione per il Gruppo dei Socialisti e Democratici, di partecipare alle riunioni negoziali dell’Esecutivo Ue e di entrare a far parte del bureau della commissione per il Commercio internazionale (Inta), presieduto da Martin Schulz, insieme agli altri relatori designati per le rispettive aree di competenza. Per De Castro è un riconoscimento importante che conferma la necessità di una maggiore partecipazione democratica ai processi decisionali dell’Unione. Il sistema agroalimentare europeo sarà centrale nel Ttip (Trattato Transatlantico sul commercio e gli investimenti) ed è compito delle istituzioni Ue difendere con tenacia gli alti standard qualitativi ai quali i consumatori europei sono abituati, tutelando allo stesso tempo le produzioni che rappresentano una fondamentale leva di mercato per molti Paesi comunitari, Italia in primis. È altresì necessario fare chiarezza sull’andamento dei lavori negoziali, eliminando dallo scenario possibili “zone grigie” che rischiano di farlo percepire in maniera errata all’opinione pubblica. L’impegno è di lavorare a un negoziato trasparente e capace di creare concrete opportunità di crescita per un settore di grandissimo valore economico, ma anche sociale e ambientale, come quello agricolo e alimentare europeo.
AMBIENTE
La green economy cresce. In aumento gli investimenti e i posti di lavoro
Più di un’impresa su cinque dall’inizio della crisi ha scommesso su innovazione, ricerca, conoscenza, qualità, sulla green economy. Sono infatti 341.500 le aziende italiane (circa il 22%) dell’industria e dei servizi con dipendenti che dal 2008 hanno investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di Co2. Un dato che sale al 33% nell’industria manifatturiera. Un orientamento che si rivela strategico, tanto che proprio alla nostra green economy si devono 101 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 10,2% dell’economia nazionale, esclusa la componente imputabile al sommerso. Oltre alla ricchezza l’economia verde – sempre più apprezzata dai consumatori italiani, visto che il 78% di essi è disposto a spendere di più per prodotti e servizi eco-sostenibili – produce anche lavoro: già oggi in Italia ci sono 3 milioni di green jobs, ossia occupati che applicano competenze ‘verdi’. Una cifra di tutto rispetto destinata a salire ancora nel corso del 2014. Dalle realtà della green Italy infatti arriveranno quest’anno 234 mila assunzioni legate a competenze green: ben il 61% della domanda di lavoro, con i green jobs che diventano protagonisti dell’innovazione e determinano addirittura il 70% di tutte le assunzioni destinate alle attività di ricerca e sviluppo delle nostre aziende. Una percentuale da capogiro superiore al già alto 61,2% dello scorso anno. I dati appartengono a GreenItaly 2014, il rapporto annuale di Unioncamere e fondazione Symbola, e sono stati presentati nei giorni scorsi ad un convegno organizzato a Roma.
Flash dall’agroalimentare nazionale e internazionale
Carne bovina, nella Ue produzione ed export in calo
Una flessione della produzione di carne bovina nell’Unione Europea (-7% al 2023), accompagnato a un calo delle esportazioni e a un forte aumento delle importazioni di carne bovina (+38%), soprattutto dal Brasile. È uno degli scenari elaborati da Ismea nel Volume “II 2014 del Report Economico Finanziario”. Dai dati preliminari della pubblicazione emerge ad esempio che negli Usa si assisterà ad un aumento della produzione e dell’export (nel 2022 dovrebbe detenere una quota superiore al 14% del mercato mondiale), soprattutto verso Canada e Messico. Nella fase agricola, la produzione di carne bovina incide per quasi il 20% sul valore degli allevamenti calcolato ai prezzi di base e per il 6% su quello dell’agricoltura complessivamente considerata, attestandosi su 3,4 miliardi di euro. (Fonte: www.mangimiealimenti.it)
Latte, la produzione australiana aumenta
Aumenta la produzione di latte in Australia e in Nuova Zelanda. Nel periodo giugno-agosto di quest’anno in Nuova Zelanda si è registrato un aumento del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In Australia, nel periodo luglio-settembre, l’incremento, riferito al medesimo periodo del 2013, è stato del 2,82%. La situazione meteo attualmente è ritenuta favorevole e vicina al picco stagionale con volumi superiori, come abbiamo visto, al 2013. Le scorte di commodity lattiero-casearie si stanno ricostituendo con prodotto supplementare disponibile per l’export. I mercati segnalano una tendenza al ribasso ed alcuni analisti non prevedono un rimbalzo delle tendenze attuali almeno entro la metà del 2015 (Fonte: www.clal.it)
Elena Cattaneo: sugli Ogm un pregiudizio infondato
“Da tempo sto studiando l’argomento per capire come stanno le cose sugli Ogm e del perché vengono avversati in Italia con tanta forza. In tutta Europa solo da noi vengono vietate le sperimentazioni in campo aperto. Solo da noi la ricerca sugli Ogm è vietata. Non li si può nemmeno studiare. Vorrei capire perché”. Lo ha dichiarato Elena Cattaneo, senatrice a vita e direttrice del Laboratorio di Biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative del Dipartimento di Bioscienze all’Università di Milano. “Il principio di precauzione, se applicato a qualsiasi campo dell’innovazione e della scienza, ci lascerebbe senza auto, senza cellulari e senza cure mediche. I paesi che usano il mais Ogm hanno risolto il problema delle fumonisine”, ha ricordato Cattaneo. (Fonte: www.assalzoo.it)
Negli USA quasi ultimato il raccolto di mais e soia
Negli Stati Uniti si sta ultimando la raccolta del mais e della soia. Oltre il 65% della superficie coltivata infatti è già stata coperta. Lo rende noto l’Usda che sottolinea come il quantitativo di raccolto di entrambi i prodotti sia elevato: una stima di 14.783 miliardi di bushels per il mais (1 bushels di mais equivale a 25,4kg di prodotto); e 4.033 miliardi di bushels per la soia (1 bushels di soia equivale a 27,22 kg di prodotto). Le condizioni climatiche registrate in quest’ultimo periodo hanno favorito la velocizzazione del raccolto. Infatti, dopo una serie di precipitazioni piovose, si assiste ora a un clima più secco e favorevole alla mietitura. (Fonte: www.assomais.it)
Sicurezza dei mangimi, siglato un protocollo tra Assalzoo e Nas
E’ stato sottoscritto nei giorni scorsi nella sede del Comando dei Carabinieri Nas a Roma, l’accordo di collaborazione tra l’Associazione Nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici-Assalzoo ed il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS) finalizzato a migliorare l’efficacia e l’efficienza complessiva dei controlli e delle attività di vigilanza in materia di tutela della salute pubblica con riferimento specifico alla sicurezza e qualità dei mangimi, nonché dei prodotti di origine animale che ne derivano. I sottoscrittori del protocollo sono il presidente Assalzoo, Alberto Allodi e il Comandante dei Nasi dei Carabinieri, gen. Cosimo Piccinno. (Fonte: www.assalzoo.it)
Previsioni quotazioni suini, clima di attenzione
Le previsioni degli esperti indicano fino alla fine del primo semestre 2015 un andamento fortemente riflessivo delle quotazioni, dovuto anche al condizionamento dettato dal blocco dell’export verso la Russia. Tuttavia, buona parte delle esportazioni comunitarie avrebbe già trovato nuovi mercati di sbocco e la prevista crisi dei prezzi sembra trovare una motivazione nella segnalata crescita della produzione suinicola legata all’aumento della consistenza delle scrofe registrato lo scorso giugno nei principali Paesi produttori. Per quanto riguarda l’Italia, si prevede un calo più modesto delle quotazioni rispetto agli altri Paesi Ue legato ad un tendenziale calo della produzione suinicola nazionale. (Fonte: www.anas.it)
Sulla ripresa dei consumi l’impegno della Gdo
“Dopo 5 mesi di discesa, a ottobre la dinamica dei prezzi segnala una lieve ripresa, riportando l’inflazione su un terreno positivo – ha detto Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione – Era ormai da agosto che il Paese stava vivendo una situazione di deflazione. Il modesto +0,1% di ottobre non deve far pensare che il rischio di deflazione sia ormai superato. Bisogna continuare a stimolare la domanda interna. La Gdo moderna sta facendo tutto il possibile per tutelare il potere d’acquisto dei consumatori eroso dalla crisi attraverso una politica di forte accelerazione sulla convenienza, anche a scapito della propria redditività”. (Fonte: www.federdistribuzione.it)
Prodotti alimentari, la spesa degli italiani è più leggera
Drammatiche, ma non per questo sorprendenti, le stime che la Confcommercio ha pubblicato nei giorni scorsi sull’andamento dei consumi, diminuiti a settembre dello 0,2% sul mese precedente e dello 0,6% sull’anno. Lo afferma in una nota Federconsumatori che aggiunge: “Si tratta delle ennesime cifre negative che si accodano al pessimo andamento dei consumi delle famiglie registrato dal nostro Osservatorio nazionale pari, nel triennio 2012-2014 al -10,7%. Allarma in particolar modo la riduzione dei consumi alimentari, diminuiti ad agosto del 3,7% sull’anno che si traduce, per una famiglia media, in una contrazione della spesa alimentare di ben 207 euro nell’ultimo anno. (Fonte: www.federconsumatori.it)
Banca dati regionale, accesso consentito ai veterinari aziendali della Lombardia
Dal 29 ottobre scorso i veterinari liberi professionisti della Lombardia possono accedere alla Banca Dati Regionale. E’ stata infatti introdotta la funzionalità che consentirà loro, tramite apposite credenziali, di interrogare il database sugli allevamenti di competenza in quanto responsabili dei Piani sanitari. Per la Sivar si tratta del giusto passo sulla strada indicata dai veterinari aziendali. Il sistema non è ancora a pieno regime ma va nella direzione auspicata dai veterinari liberi professionisti e abbatte le barriere telematiche fra le istituzioni regionali e i veterinari aziendali, decretando una collaborazione di fatto foriera di ulteriori sinergie integrate fra pubblico e privato. (Fonte: www.anmvioggi.it)
Under 35, gli incentivi di Campolibero sono operativi
L’Inps ha pubblicato la circolare attuativa delle misure relative agli incentivi per l’assunzione di giovani under 35 secondo quanto stabilito dalla sezione “Campolibero” della legge Competitività. La circolare riguarda in particolare lo sgravio di 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo complessivo di 18 mesi per le aziende che assumono ragazzi tra i 18 e i 35 anni. L’incentivo è rivolto alle assunzioni a tempo indeterminato e a quelle a tempo determinato che siano regolamentate da contratti di durata triennale e garantiscano al lavoratore un periodo di occupazione minima di 102 giornate annue. (Fonte: www.politicheagricole.it)