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Il riciclo dei rifiuti da emergenza a opportunità di crescita

“Dobbiamo considerare il rifiuto non più come un problema ma come una opportunità e imparare ad esportare le buone pratiche già in uso in alcune province italiane. Il tema di fondo è quello della riconversione del modo di produrre per una più efficace affermazione della raccolta differenziata da una parte e per una progressiva riduzione della produzione di rifiuti”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti oggi nel Convegno organizzato in Fiera nel padiglione del Conai dalla regione Puglia sul tema “Riciclo di rifiuti da emergenza ambientale a opportunità di crescita per il mezzogiorno”. Ad aprire i lavori il presidente della Fiera del Levante Ugo Patroni Griffi.
Ridurre la produzione dei rifiuti è sicuramente la strada giusta per raggiungere l’obiettivo Europeo RIFIUTI ZERO 2020. Un obiettivo che la regione Puglia persegue con tenacia anche grazie al piano regionale del settore di cui, per prima in Italia, si è dotata nel 2013. 
“Noi regione Puglia – ha detto il presidente Nichi Vendola,  proviamo ad organizzarci secondo forme più moderne della programmazione della raccolta differenziata che trasforma i rifiuti in occasione di sviluppo
Il rifiuto è ricchezza. Il vero rifiuto da seppellire – ha continuato Vendola –  è il rifiuto culturale che abbiamo tutti noi a capire che sotto il rifiuto c’è materia e che, se la materia la ricicli,  puoi trasformarla in ricchezza. Poi anche noi siamo stati interessati da casi di smaltimento illecito. A questo proposito chiediamo che la polizia ecologica sia dotata di una strumentazione repressiva adeguata. Oggi i reati ambientali vengono puniti con le contravvenzioni. Bisogna cominciare a considerare il reato ambientale come peggiore rispetto ad un furto alla proprietà privata”.
Nell’immediato dunque occorrerà calendarizzare azioni volte a sensibilizzare settori come la grande distribuzione a fare scelte virtuose (e la presenza del Conai al convegno è già un buon inizio); a lavorare sulla filiera della separazione “informata”, del riciclo e del riutilizzo. Una filiera questa con ricadute economiche ed occupazionali importanti, in particolare sul Sud dove il “ciclo del Riciclo” va completamente riorganizzato e programmato. 

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