
OSSERVATORIO AGRI&FOOD DI CREMONAFIERE
LATTE
A Bruxelles il ministro Martina chiude il dossier sull’incremento delle quote chiesto da Germania, Olanda e Austria
Il primo Consiglio dei ministri dell’Agricoltura presieduto dall’Italia e svoltosi lo scorso 14 luglio ha incassato un risultato politico molto importante: il neopresidente Maurizio Martina ha dichiarato chiuso il dossier sull’incremento delle quote latte, richiesto da Germania, Olanda ed Austria per limitare le multe Ue a carico dei loro produttori che hanno superato le quantità assegnate. Dopo un acceso dibattito e di fronte ad una maggioranza di partner europei contrari all’aumento delle quote per ragioni di equità nei confronti dei produttori che hanno rispettato le regole, Martina non ha esitato a passare ai voti e a mettere fine a un dibattito che durava da cinque mesi. La decisione ha però scatenato la dura reazione del ministro dell’Agricoltura austriaco Andra Rupprechter che ha tirato in ballo l’Italia ricordando la procedura d’infrazione formalizzata la scorsa settimana da Bruxelles sulla mancata riscossione delle multe a carico degli allevatori che tra il 1995 e il 2009 hanno sforato: su un totale di 2,265 miliardi di euro ne mancano all’appello ancora 1,39 miliardi. Secondo la Commissione, che ha inviato a Roma il suo “parere motivato” relativamente alla procedura di infrazione avviata un anno fa, le Autorità italiane non hanno ancora adottato le misure sufficienti per assicurare il pagamento delle somme dovute. Il Governo Renzi ha ora a disposizione due mesi per rispondere alle contestazioni mosse da Bruxelles, pena il ricorso alla Corte di Giustizia europea. Il sottosegretario alle Politiche comunitarie, Sandro Gozi, ha garantito la Commissione sul recupero delle multe non pagate e sul rispetto dei termini previsti per informare dell’attività in atto.
SUINI
Mipaaf e Regioni al lavoro per il rilancio del comparto
Alla presenza del ministro alle Politiche agricole, Maurizio Martina, si è svolto il 3 luglio scorso il Tavolo suinicolo interprofessionale. L’obiettivo è stato quello di individuare la strada per il rilancio del comparto, che nell’agroalimentare nazionale riveste un ruolo di primo piano. Il Mipaaf quindi ha indicato un percorso che prima di tutto dia identità alle carni nazionali attraverso l’Sqn (Sistema qualità nazionale) che si fonda su un disciplinare attraverso il quale verrà data alle Regioni l’opportunità di utilizzare le risorse dei Psr per sostenere le aziende suinicole. Secondo quanto dichiarato dal Ministro, il progetto di rilancio prevede il coordinamento dell’elaborazione del disciplinare da parte del Mipaaf che dapprima verrà concordato con le Regioni e successivamente con gli attori della filiera per arrivare all’istituzione di un Sqn che avrà una dicitura utilizzabile da tutti, permettendo comunque agli operatori di sfruttare marchi commerciali propri. Intanto la Lombardia, attraverso l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava, metterà a disposizione della suinicoltura 20 milioni di euro. “Gli allevatori vanno sostenuti – ha dichiarato Fava – e spinti verso un patto tra tutti gli anelli della filiera per evitare la morte del comparto”.
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE
Operazione “Estate Sicura”, i Carabinieri sequestrano oltre 16 tonnellate di alimenti irregolari
Nel corso dei controlli del periodo estivo, i NAC-Nuclei Antifrodi Carabinieri di Parma, Roma e Salerno del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari hanno intensificato i controlli sulle filiere produttive e commerciali dei prodotti alimentari, verificando in particolare l’osservanza della normativa a tutela dei consumatori sulla etichettatura e sulla tracciabilità.
L’attività ha visto una prima fase di controlli straordinari su 75 linee produttive in cui, soprattutto nei settori lattiero caseario e zootecnico, sono state riscontrate irregolarità nei sistemi di etichettatura e rintracciabilità. In particolare, nelle province di Parma, Modena e Bologna 8 aziende sono state interessate a sanzioni per indebite evocazioni di marchi Dop e al sequestro di oltre 15.000 etichette irregolari. In provincia di Salerno sono stati effettuati controlli straordinari sul traffico merci della rete stradale bloccando il trasporto irregolare su autobotti di 5 tonnellate tra latte fresco bovino, bufalino e mozzarelle risultate prive della documentazione di tracciabilità. I controlli hanno interessato anche alcuni supermercati di reti commerciali locali, in cui è stata contestata la frode in commercio per la gestione di circuiti di commercializzazione di formaggi stagionati di minore qualità falsamente indicati come Dop (“Grana Padano”). I controlli hanno interessato anche altri prodotti alimentari come paste, vini, liquori e dolciumi. Complessivamente i risultati operativi dei controlli dei Nuclei Antifrodi Carabinieri in questa prima fase dell'”Operazione Estate Sicura” hanno visto il sequestro di 53.685 etichette/packaging irregolari che avrebbero tratto in inganno i consumatori, e di oltre 16 tonnellate di prodotti alimentari irregolari nella tracciabilità o nella indebita evocazione di marchi di qualità e del made in Italy.
AMBIENTE
Una strategia-Paese per incrementare le agroenergie
Un Piano strategico per le agroenergie. E’ quello che auspica Antonio Boschetti, direttore dell’Informatore Agrario, firmando l”editoriale del Supplemento “Energia rinnovabile” uscito con il numero 27 della rivista da lui diretta. Secondo Boschetti gli incentivi dovranno essere garantiti almeno per un nuovo triennio avviando una trattativa incentrata sull’obiettivo di consentire agli agricoltori di integrare il reddito. “E’ il momento – scrive il direttore – di attuare una strategia-Paese mirata ad aiutare gli allevatori a recuperare almeno in parte il reddito eroso con le disposizioni della nuova Pac, visto che per i bovini da ingrasso si parla di una riduzione del pagamento unico aziendale fino al 40% e per le stalle da latte sparirà già a partire dal 2015 il regime delle quote; occorre dare continuità a un settore industriale che occupa migliaia di persone e rendere meno oneroso in termini di tempo, costi economici e rischi di impresa l’iter autorizzativo”. Boschetti insiste ricordando che occorre far leva sulle opportunità offerte dal Secondo pilastro della Pac e convenire che gli allevamenti italiani possono sostenere solo impianti di piccola taglia, sotto i 300 kW, riconoscendo che il carico burocratico per la realizzazione di un piccolo impianto è esagerato: 30mila euro di costi autorizzativi per costruire un impianto da 60-70 kW elettrici non sono accettabili. “Semplificare per dare un futuro al settore potrebbe voler dire dedicare un plafond adeguato (500 mW) fino al 2020 riservato agli impianti di piccola taglia senza registro – conclude nell’editoriale – con tariffe ventennali, alimentati con effluenti zootecnici e sottoprodotti. Eliminando anche i bonus, visto che come quelli del DM del 2012 restano inapplicabili per mancanza della normativa di riferimento”.
Flash dal mondo agroalimentare nazionale e internazionale
Nuova Pac, con la soglia minima di ingresso migliorerà la semplificazione
Nella bozza di accordo Pac, non ancora definitivamente approvato in Conferenza Stato-Regioni, è stata prevista l’applicazione della soglia minima di ingresso al regime dei pagamenti diretti pari a 250 euro nel 2015, aumentata poi a 300 euro dal 2017. Nel testo di base il Regolamento dell’Ue dava la possibilità di stabilire una soglia pari a 100 euro che, per l’Italia, poteva essere aumentata fino a 400 euro sulla base della differente struttura delle economie agricole dei vari Stati Membri. L’aumento della soglia minima dovrebbe consentire l’eliminazione dei pagamenti irrisori e la riduzione dei costi amministrativi, molto spesso superiori all’importo stesso erogato, portando così ad una semplificazione della macchina amministrativa.
(Fonte: www.ilpuntocoldiretti.it)
EcoCloud, il decalogo di Confagricoltura sulla responsabilità ambientale
E’ stato presentato nei giorni scorsi il “Manifesto delle buone pratiche EcoCloud”, decalogo di Confagricoltura sulla responsabilità ambientale. Il progetto, iniziato lo scorso anno, è nato con l’obiettivo di far conoscere i molteplici percorsi di sostenibilità già avviati dalle imprese agricole associate, favorendone la condivisione attraverso la rete confederale e ponendo le basi per lo sviluppo di nuove iniziative, per rafforzare la presenza sul mercato delle imprese già impegnate in attività di eccellenza in questo ambito.? ?Dopo una partenza di grande successo con la partecipazione alla “rete delle pratiche sostenibili Ecocloud”, Confagricoltura prosegue il cammino intrapreso avviando “Ecocloud 2.0”.
(Fonte: www.confagricoltura.it)
Aumentano le famiglie che si stanno impoverendo. Situazione al limite nel Sud
La crisi persistente e la disoccupazione in aumento stanno impoverendo le famiglie. Solo nell’ultimo anno sono stati oltre 4 milioni gli italiani costretti a rivolgersi agli enti caritativi per un pasto gratuito o un pacco alimentare. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando il rapporto dell’Istat su “La povertà in Italia”. Nel 2013 gli individui in povertà assoluta hanno superato i 6 milioni, quelli in povertà relativa i 10 milioni. Vuol dire che la situazione economica degli italiani è giunta al limite, soprattutto al Sud dove il disagio economico è sempre più diffuso: in Calabria e in Sicilia in particolare l’incidenza di povertà tocca una famiglia su tre, rispettivamente il 32,4% e il 32,5%.
(Fonte: www.cia.it)
Per la Ue le produzioni agricole quest’anno cresceranno
La Commissione agricoltura europea ha pubblicato le previsioni produttive a breve termine delle produzioni agricole per le quali nel 2014 è previsto un raccolto di cereali per il secondo anno consecutivo superiore alla media UE, ed un livello record di esportazioni di cereali per la campagna di commercializzazione 2013/14. Per il settore della carne dopo due anni di scarsità dell’offerta, la produzione di carne è vista in aumento così come il suo consumo, mentre sono previste in calo le esportazioni di carne, in particolare quelle suinicole e avicole soprattutto a causa della crescente incertezza negli scambi con alcuni tra i più importanti partner commerciali dell’Ue quali Russia e Ucraina. Nei primi quattro mesi di dell’anno le consegne di latte in Unione europea hanno raggiunto un massimo storico, nonostante i prezzi siano rimasti fermi e in gran parte al di sopra dell’anno scorso a causa della forte domanda di esportazioni, soprattutto per il latte in polvere.
(Fonte: Rinascita Agraria – www.liberacr.it)
Presentato al Mipaaf il Piano strategico per l’innovazione del sistema agricolo
Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione, il Capo del dipartimento delle Politiche europee ed internazionali e dello Sviluppo rurale del Mipaaf Giuseppe Blasi e il Direttore scientifico del Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura) Stefano Bisoffi hanno presentato nei giorni scorsi il Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel sistema agricolo e forestale, che descrive la strategia per le azioni da intraprendere rispondendo al dettato della prima delle sei priorità del Regolamento europeo per lo sviluppo rurale 2014-2020: “promuovere il trasferimento di conoscenze ed innovazione nel settore agricolo e forestale nelle zone rurali”.
(Fonte: www.agrapress.it)
Umidità e alte temperature favoriscono lo sviluppo delle micotossine
I livelli di umidità, l’aumento delle temperature, la disponibilità di ossigeno e, in generale, la cattiva gestione della conservazione sono tutti fattori che contribuiscono a modificare le tipologie e la quantità di micotossine presenti nei mangimi, rappresentando un vero allarme per la salute degli animali da allevamento. Le micotossine presenti nelle colture rimangono stabili; se, quindi, sono presenti al momento del raccolto, lì rimarranno, all’interno della coltura immagazzinata. Le muffe, invece, rimangono ‘dormienti’ all’interno delle colture stoccate a meno che non ci siano fattori di stress tali da attivarle come il calore, l’umidità o l’ossigeno.
(Fonte: www.mangimiealimenti.it)
La denominazione “Prodotto di montagna” è una realtà
Prende corpo il “Pacchetto qualità”, ovvero quel complesso di regolamenti comunitari tesi ad ampliare i marchi di tutela delle produzioni agricole e alimentari: oggi è il turno del “Prodotto di montagna”. Prosciutti, insaccati, carni, formaggi stagionati, latticini, frutta, legumi e mieli prodotti in aree montuose, potranno fregiarsi del nuovo marchio europeo d’origine e tutela “Prodotto di montagna”. Ovviamente tali produzioni approderanno sul mercato solamente se rispettosi di rigorosi parametri imposti dal Regolamento europeo, ad esempio nel caso degli allevamenti, gli animali non solo dovranno aver trascorso almeno gli ultimi due terzi del loro ciclo di vita in aree di altura, ma dovranno essere stati alimentati con almeno il 50% di mangimi prodotti in montagna.
In Emilia-Romagna l’indicazione “prodotto di montagna” è riservata ai prodotti il cui ciclo produttivo è svolto interamente nei 117 Comuni della montagna emiliano-romagnola con la sola possibilità di derogare la fase di trasformazione (macellazione, molitura, ecc.) entro i 30 chilometri di prossimità.
(Fonte: www.agenter.it/conoscerepercompetere.http)
Un’app contro lo spreco alimentare
E’ stata presentata recentemente al viceministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero, la nuova applicazione contro lo spreco alimentare favorendo l’incontro tra offerta di pane e bisogno. Si chiama Breading ed è stata ideata da nove giovanissimi ragazzi. “Da tempo lavoro contro gli sprechi e questa app può dare un contributo in modo semplice e lineare. Mi congratulo con questi giovani intraprendenti – ha detto Olivero – che hanno pensato a una start up non profit per contribuire a affrontare un problema così importante. È un bel modo per realizzare economia civile”
(Fonte: www.prosciuttodiparma.com/it_IT/areastampa/corriere-gusto)
Agromeccanici, una strategia per crescere in competitività
I presidenti di Unima, Silvano Ramadori, e di Confai, Leonardo Bolis, nella loro rappresentanza del Coordinamento agromeccanici italiani, hanno incontrato nei giorni scorsi il presidente della Cia, Dino Scanavino, e di Copagri, Franco Verrascina. Lo scopo era quello di tracciare linee comuni per la crescita della competitività in agricoltura, attraverso uno sviluppo razionale della meccanizzazione agricola. Ramadori e Bolis evidenziano che “è emersa netta la necessità di avere un comparto agromeccanico sempre più forte e innovativo, perché è anche grazie alle circa 10mila imprese di meccanizzazione agricola che si arricchisce il percorso di modernizzazione, professionalità, sicurezza e razionalizzazione economica, del settore primario”.
(Fonte: http://twitter.com/Georgichejack)
I prezzi aumentano ma la domanda è in calo. L’analisi di Federconsumatori
L’Istat registra un tasso di inflazione a giugno dello 0,3%. Seppure in frenata significa comunque che i prezzi continuano a crescere, in maniera del tutto ingiustificata ed ingiustificabile. Un andamento in piena controtendenza rispetto alla grave crisi della domanda interna che rileviamo da anni: quest’ultima solo nel biennio 2012-2013 ha registrato una diminuzione del -8,1% pari ad oltre 58 miliardi di euro in meno sul mercato.
Se il potere di acquisto continua a diminuire (secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori del -13,4% dal 2008 ad oggi) ed i prezzi continuano, in ogni caso, a crescere è purtroppo inutile sorprendersi di fronte a dati come quelli sulla povertà diffusi dall’Istituto di Statistica.
Una crescita dell’inflazione dello 0,3% equivale pur sempre ad un incremento dei costi a carico di una famiglia di 3 persone pari a 107 euro annui.
(Fonte: www.federconsumatori.it)