
OIL&NONOIL-S&TC 2014: DOPO CRISI RUSSIA-UCRAINA, RAFFINAZIONE ENTRA NEL PIANO STRATEGICO UE PER LA SICUREZZA
“La raffinazione entra da oggi a pieno diritto nel piano strategico per la sicurezza energetica in Ue. Lo ha stabilito la Commissione europea che ha pubblicato ieri il nuovo documento di indirizzo denominato European Energy Security Strategy”. Ad annunciarlo, oggi a Veronafiere nel corso della manifestazione Oil&nonoil-S&TC 2014, il responsabile area tecnica e sicurezza dell’Unione Petrolifera, Franco Del Manso. “La decisione, che di fatto inciderà sugli scenari legati alla crisi della raffinazione nel nostro Paese – ha spiegato Del Manso – è stata presa dalla Commissione Ue in seguito alla crisi tra Russia e Ucraina per garantire l’autosufficienza dei Paesi membri”. Nel documento licenziato ieri si pone l’obiettivo di “ridurre la dipendenza di materie prime dalla Russia e di conseguenza garantire, anche attraverso la raffinazione, piani di autosufficienza. I rischi derivanti dalla crisi della raffinazione – si legge ancora – possono compromettere la provvista delle diverse fonti energetiche”. “Si tratta di un pronunciamento importante – ha detto a Oil&nonoil-S&TC 2014 di Veronafiere il rappresentante dell’Unione petrolifera – conseguito anche grazie al ruolo del nostro ministero dello Sviluppo Economico, capofila nel recente forum europeo sulla raffinazione in cui 10 Stati membri (Italia, Germania, Inghilterra, Olanda, Irlanda, Francia, Spagna, Grecia, Finlandia e Belgio) hanno sottoscritto un documento comune di richiesta alla Commissione Ue di modifica alle normative sulla raffinazione”. Per Del Manso: “La crisi che sta coinvolgendo il settore – e che ha determinato di recente la chiusura di 4 raffinerie su 17 presenti nel nostro Paese – è causata soprattutto dalla concorrenza sleale, e spesso sussidiata, di nuovi operatori internazionali, oltre che da una legislazione italiana penalizzante ancor più delle già stringenti normative europee. Il risultato in termini economici è stata una perdita in Italia di 4mld di euro per un settore che – è bene ricordarlo – riunisce, indotto compreso, 40mila addetti altamente qualificati”. Sul fronte della geopolitica degli approvvigionamenti, Del Manso ha sottolineato infine come negli ultimi 3 mesi gli Stati Uniti abbiano per la prima volta superato la Russia nelle esportazioni di distillati (diesel e gasolio) verso l’Europa.