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Varia e capace di grandi risultati

Chi viaggia in Alto Adige se ne accorge immediatamente: il paesaggio è incantevole e sapientemente plasmato dall’agricoltura. I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica ISTAT e dell’Istituto Provinciale di Statistica ASTAT sono eloquenti: il territorio misura complessivamente circa 740.000 ettari di cui oltre il 65% del totale, ovvero 484.000 ettari, sono superficie agricola: poco meno della metà, circa 240.000 ettari, sono adibiti a coltivazione. Solo 48.600 ettari sono territorio insediativo. Le aziende agricole risultano di piccole dimensioni: il 60% dei circa 20.000 masi presenti sul territorio occupano una superficie inferiore ai 5 ettari.

Giungendo da sud, ci si accorge immediatamente di come il paesaggio sia modellato dall’agricoltura mentre non è affatto immediata la percezione di quel senso di varietà che ne costituisce una delle principali caratteristiche. Le vallate sono ricoperte da distese di alberi di mele, le colline ornate da curatissime viti. In effetti, in Alto Adige, la coltivazione delle mele è al primo posto sia per le quantità prodotte sia per l’indotto che ne deriva. Ogni anno, su una superficie coltivabile di 18.500 ettari si producono quasi un milione di tonnellate di mele. Un’azienda media dedita alla coltivazione della mela occupa una superficie di 2,5 ettari (dato del 2011). Tradotto in parole povere: se il raccolto delle mele fosse destinato al solo mercato della Regione Trentino-Alto Adige, in teoria ogni abitante, dal lattante all’anziano, dovrebbe consumare circa una tonnellata di mele l’anno. Questo il motivo per cui la mela rappresenta uno dei prodotti d’esportazione più significativi della provincia. Nell’anno 2011 l’indotto ricavato dalla vendita delle mele è stato pari a 317,9 milioni di Euro, più di tutti gli altri prodotti agricoli messi insieme (vedi grafico).

Decisamente più ridotta rispetto alla produzione di mele la quantità di vino ottenuta ogni anno dal raccolto dei nostri vigneti. Le vigne si estendono su circa 5.350 ettari, quasi 4.800 aziende producono circa 340.000 ettolitri di vino e poco più di 48.000 tonnellate di uva.
Per quel che concerne i vini, si tratta quasi esclusivamente di vini DOC (97,7%), in particolare: nei rossi le qualità autoctone Vernaccia, Lagrein e Pinot Nero, nei bianchi Pinot Grigio, Gewürztraminer, Chardonnay e Pinot Bianco. Nel 2011 l’indotto della viticoltura é risultato pari a 17,9 milioni di Euro tra uva e vini, un importo piuttosto ridotto se confrontato con quello ottenuto dalla coltivazione delle pomacee.

Lasciate alle spalle le vallate, salendo verso le montagne si apre il rassicurante panorama dei boschi che ricoprono quasi la metà del territorio e dei prati che paiono mantelli verdi o coperte immacolate a seconda della stagione. Al di là delle gradevoli tonalità cromatiche, i prati altoatesini sono teatro di una delle attività agricole più significative: la produzione del latte. Grazie alla presenza di oltre 133.000 bovini e di circa 50.000 tra pecore e capre si producono circa 372.000 tonnellate di latte all’anno, in parte venduto come tale, per la maggior parte trasformato in prodotti lattiero-caseari pregiati: yogurt e formaggio.
Se a ciò si aggiungono la produzione e la lavorazione della carne, allora l’indotto che deriva dall’economia di montagna raggiunge quasi 273 milioni di Euro.

La vera, grande varietà dell’agricoltura sudtirolese si manifesta nel momento in cui si leggono i numerosi prodotti di nicchia che compaiono ed allungano la lista già molto nutrita di prodotti agricoli: cereali, patate, albicocche, frutti di bosco, cavolfiori, cavoli cappucci, rape rosse, asparagi e radicchio sono solo alcuni esempi di cosa sia possibile coltivare nei campi del nostro territorio. Il mutamento del clima gioca a favore dell’Alto Adige: infatti si iniziano a coltivare anche carciofi ed olive, una pacchia per chi sa apprezzare e riconoscere il valore di un prodotto agricolo.

La precedente edizione di Agrialp 2011 ha visto la presenza di quasi 400 espositori su una superficie di 28.000 m². Quattro giorni di intensi scambi, oltre 39.000 visitatori, tanti i prodotti e i servizi in mostra.

Ulteriori informazioni: www.agrialp.com

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