
A SMART ENERGY EXPO SI PARLA DELLA NUOVA FRONTIERA DELL’EFFICIENZA ENERGETICA NEL SETTORE ELETTRICO: LA COGENERAZIONE
Sono le spese che più incidono sul bilancio di un’azienda: le bollette energetiche possono costare il 25% in più rispetto alla media europea e impattare per il 34% sul margine operativo lordo.
Una soluzione al problema può essere la cogenerazione, ossia la produzione contestuale di energia elettrica e calore, di cui si parla a Smart Energy Expo, la prima fiera internazionale sull’efficienza energetica e sulla white-green economy, in programma a Veronafiere dal 9 all’11 ottobre (www.smartenergyexpo.net).
“Il dispacciamento delle reti di distribuzione: la nuova frontiera dell’efficienza energetica nel settore elettrico”: questo il titolo del convegno previsto per l’11 ottobre, organizzato da Smart Energy Expo, che farà chiarezza sulle norme del dispacciamento da parte di tutti i più importanti e innovativi soggetti coinvolti nel settore della cogenerazione.
I nomi delle aziende chiamate ad intervenire alla tavola rotonda, insieme alle associazioni di categoria, sono quelli più importanti nel mondo della cogenerazione, AB Energy, 2G Italia, IBT Capstone, Asjagen e CogenLab, realtà di riferimento in Europa per il settore della valorizzazione energetica di fonti rinnovabili.
«In un contesto fieristico che negli ultimi anni ha visto soprattutto prevalere il comparto delle rinnovabili, con Smart Energy Expo si mette finalmente in risalto l’importanza dell’efficienza energetica come primaria fonte di cost saving nel comparto industriale e dove l’eccellenza della tecnologia italiana si è ritagliata un ruolo da protagonista su scala globale – afferma l’ingegner Gianluca Airoldi, Regional Sales Manager Gruppo AB –. La cogenerazione, massima espressione di efficienza energetica, sarà quindi protagonista».
La cogenerazione permette di produrre energia elettrica con un costo ben inferiore al prezzo di acquisto dell’energia dalla rete e lo stesso vale anche per l’autoproduzione di calore. Impianti installati in condizioni ottimali, con ore di utilizzo annuali molto elevate, hanno tempi di ritorno dell’investimento nell’ordine dei 2-3 anni.
Il convegno vuole essere una tappa di un ampio dibattito pubblico, nato per ripensare alla gestione della generazione distribuita in maniera coordinata, sfruttando al massimo le risorse che tale produzione può fornire nei confronti della corretta conduzione del sistema elettrico. Rinnovabili sì, ma gestite secondo una logica coordinata di sistema e di integrazione con l’utenza e la rete.
Chi ha avviato questo dibattito pubblico è l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, con l’ausilio del Politecnico di Milano, entrambi presenti al convegno dell’11 ottobre nell’ambito di Smart Energy Expo per discutere della riforma delle modalità di approvvigionamento delle risorse per il servizio di dispacciamento, con particolare riferimento agli impianti di generazione distribuita e agli impianti alimentati dalle fonti rinnovabili non programmabili.
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