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TERRITORIO E FIERE: I DISTRETTI PRODUTTIVI COME OPPORTUNITA’ PER VALORIZZARE E RILANCIARE LA COMPETITIVITA’

Ritornare a crescere acquisendo sempre più competitività attraverso l’export,  ripartendo dai distretti produttivi che rappresentano l’eccellenza del made in Italy nel mondo: si tratta di una grande opportunità che le fiere possono valorizzare a supporto dei sistemi locali d’impresa.

Le eccellenze della produzione italiana – dal tessile alla conceria delle pelli, dall’agroalimentare alla manifattura, dall’arredo alla meccanica – sono strettamente legate alle competenze del territorio in cui nascono. L’incontro tra il knowhow tecnico diffuso su tutta la filiera, frutto di una tradizione secolare, e il cosiddetto Italian touch, l’inconfondibile mix di gusto, creatività e design tipici dello stile e della cultura italiani, rende i prodotti dei distretti unici e apprezzati in tutto il mondo.

Il peso dei diversi distretti sul bilancio economico nazionale è tale che non si può non tenerne conto nelle riflessioni sul futuro del nostro Paese, specialmente in un momento di crisi globale come quello attuale. Le aziende necessitano di un supporto ancora maggiore per promuoversi in Italia e nel mondo. Il settore fieristico, che già offre ottimi strumenti,si sta interrogando su quanto e come può ulteriormente incrementare il contributo che le esposizioni, soprattutto quelle collocate nelle aree dei distretti simbolo del made in Italy, possono dare allo sviluppo del tessuto socio-economico che le ospita e, in senso più ampio, all’economia del Paese. In questi ultimi anni di crisi generale dei mercati, nonostante le difficoltà il sistema fieristico non ha mai abbandonato i propri clienti e anzi ha continuato a cercare nuove formule per sostenere l’impresa supportandola anche nella sua crescita all’estero. Questo è stato determinante per molte realtà industriali, ma come spesso ricordo, non dobbiamo né possiamo dimenticare l’importante mercato interno e partire dalla rivalorizzazione dei distretti ci sembra fondamentale in AEFI ” –  commenta Ettore Riello, Presidente di Aefi-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane.

Proprio come il tessuto economico nazionale, anche il sistema fieristico italiano conta una grande quantità di attori di piccole,  medie e grandi dimensioni, la cui storia è legata a doppio filo a quella del territorio.
In primo luogo, storicamente le fiere svolgono un ruolo cruciale per la promozione dei distretti e dei loro prodotti dedicando grande spazio, nei propri calendari, a manifestazioni legate alle specificità del territorio, partendo dall’industria senza però trascurare tutti quegli aspetti di cultura e storia locali che rappresentano l’humus  alla base dello sviluppo industriale.
In uno scenario in cui il 75,3% delle imprese vede nelle fiere uno strumento fondamentale per il contatto con il mercato e per lo sviluppo e la comunicazione del proprio business, le manifestazioni fieristiche rappresentano un volano promozionale importante per le eccellenze del made in Italy a livello nazionale e internazionale.

Profondamente radicate nel territorio e portatrici del sapere della tradizione, le fiere possono dare un contributo significativo anche agendo come piattaforme di innovazione, favorendo l’incontro tra attori del distretto e realtà di settori affini e spesso complementari. Attraverso l’attività svolta con l’organizzazione di eventi collaterali – quali per esempio incontri e seminari di supporto e formazione – le fiere contribuiscono a valorizzare il ruolo del distretto industriale come contenitore di innovazione e qualità di prodotto, ma anche di sviluppo sostenibile.

Infine, le fiere sostengono fattivamente lo sviluppo del territorio anche attraverso il forte richiamo di visitatori che si trattengono in città per più giorni, contribuendo in molti casi ad accrescere anche la notorietà di borghi e località meno note al turismo di massa, dando contemporaneamente impulso a opere di recupero dei centri storici e riqualificazione urbanistica, a vantaggio dell’immagine e della vivibilità della città.

Sempre più consapevoli del proprio ruolo, i poli fieristici lavorano al fianco delle istituzioni locali per integrarsi con la realtà che li ospita contribuendo a creare nuovo valore, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio attraverso progetti di fiera diffusa che vedono le aree espositive dislocarsi su più punti di interesse in città e iniziative di “Fuori Salone”

Conclude Ettore Riello:“Aefi, nell’ambito della sua mission di promozione e valorizzazione del sistema fieristico nazionale a vantaggio dell’intero sistema economico, supporta gli associati affinché possano sviluppare processi, relazioni e comportamenti innovativi a vantaggio del proprio business, ma anche del territorio e dell’intero Paese”.

Download per il testo completo del Comunicato Stampa Aefi

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