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L’INTERNAZIONALE MARMI E MACCHINE – I DISTRETTI ITALIANI DELLA PIETRA A CONFRONTO SULLE POLITICHE INDUSTRIALI

L’Internazionale Marmi e Macchine, in collaborazione con CNR-CERIS e GEI (gruppo economisti d’impresa), organizza giovedì 11 aprile un convegno su “Le specificità territoriali dell’industria italiana: il settore lapideo” (ore 9.30; sala Marmoteca CarraraFiere; ingresso da Viale G. Galilei, 133 – Marina di Carrara (MS).
Nell’ambito del convegno, che si articolerà in due sessioni, saranno presentati, nella prima parte, i risultati delle ricerche condotte dagli economisti di impresa su congiuntura e struttura economica finanziaria dell’industria lapidea italiana, con le previsioni economiche al 2015 e le strategie per incrementare la competitività d’impresa nei distretti lapidei nazionali. Gli studi attiveranno il dibattito tra gli operatori dei distretti dell’industria lapidea italiana con lo scopo di definire proposte di politica industriale da adottare per favorire lo sviluppo o la ripresa delle singole realtà.
Nella seconda parte dei lavori è programmata una tavola rotonda su Le politiche di sviluppo per i distretti lapidei con la partecipazione di rappresentanti dei distretti di Orosei, Verona, Trentino, Brescia, Valdossola, Assindustria Massa-Carrara e delle associazioni nazionali Confindustria Marmomacchine e Confartigianato.
L’iniziativa, che IMM ha stimolato nell’ambito delle sue attività di studio e ricerca sulle evoluzioni dei mercati, nasce dalla valutazione condivisa dagli economisti secondo la quale, nell’ambito dell’industria lapidea, si confermano i dati  caratteristici della congiuntura del “sistema Italia”: le imprese più presenti nei paesi extra-europei a maggiore crescita, sono quelle che mostrano le migliori performance sia in termini economici sia occupazionali mentre il consuntivo di settore del 2012 riporta l’export ai volumi e valori pre-crisi con  un saldo commerciale attivo per oltre 1,4 miliardi di euro.
Tutto ciò conferma che l’industria lapidea racchiude in sé molte delle problematiche alla base del dibattito in atto sulla metamorfosi dell’industria italiana e sul ruolo che la crisi assume nell’accelerare il processo di cambiamento per un settore apparentemente tradizionale, sempre più slegato dalla domanda interna ed aperto alla domanda mondiale che si può attivare attraverso un’organizzazione distrettuale che favorisce lo scambio di innovazioni tra attività di estrazione della materia prima, di lavorazione della pietra e di costruzione di macchinari e accessori, con alcune imprese leader che ottengono le grandi commesse mondiali e le distribuiscono in outsourcing nel distretto, con micro imprese che sviluppano nuovi prodotti di nicchia.
Partendo da questi presupposti, e analizzando le singole realtà distrettuali, emergono profonde differenze in termini di business aziendale, in quanto le strategie di impresa, la filiera produttiva, i mercati di sbocco e gli stessi prodotti finali presentano connotazioni profondamente diverse.
È comunque evidente un denominatore comune che lega saldamente il destino di distretti geograficamente distanti, ma industrialmente accumunati dalla stessa specializzazione settoriale, ed è rappresentato dalle capacità di reagire con politiche comuni e congiunte alle sfide imposte dalla crisi in atto.
Gli studi, che saranno illustrati dai singoli ricercatori o gruppi di studiosi, sono stati realizzati utilizzando una metodologia innovativa che consente di legare tra loro database e informazioni di fonti differenti: i bilanci d’impresa elaborati dal Ceris-CNR, ISR e GEI, i dati congiunturali raccolti da IMM-Carrara, le previsioni definite da Prometeia, le informazioni sulle strategie delle singole imprese raccolte da IntesaSanpaolo.
La partecipazione è gratuita. Per informazioni contattare m.gussoni@immcarrara.it o consultare www.immcarrara.com  per scaricare il programma completo dei lavori.

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