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CARRARA, I PROBLEMI DEI BALNEARI

Le 30.000 imprese turistiche italiane che operano nel settore della balneazione si trovano oggi in uno stato di profondo malessere per la mancata soluzione di problemi vecchi e nuovi.
La situazione di evidente svantaggio competitivo rispetto alle imprese concorrenti ubicate in Paesi diretti competitori (ove, per esempio, la durata delle concessioni è di gran lunga superiore alla nostra come la Spagna, il Portogallo e la Croazia) è aggravata dalla completa paralisi di nuovi investimenti che sono inibiti da un assetto normativo che va profondamente riformato eliminando la condizione di precarietà che attualmente caratterizza le imprese che operano su demanio pubblico.
Tale condizione, unita all’altra paradossale di “impresa a tempo determinato” che si è venuta a creare con titoli concessori di durata estremamente ridotta, scoraggia gli investimenti, non incentiva la professionalità, mortifica la peculiarità del “prodotto balneare” italiano costituito prevalentemente da piccole imprese familiari che sono state in grado, con il rapporto personale tra gestore e cliente, di garantire l’eccellenza del servizio, la fidelizzazione della clientela e soprattutto l’immagine turistica dell’Italia da oltre due secoli.
Le regole per le concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreative che hanno, sin qui, permesso e aiutato a crescere il complesso mondo della balneazione italiana necessitano di una profonda ed estesa riscrittura perché ormai snaturate e profondamente modificate su impulso della UE, per l’azione della giurisprudenza e per nuove leggi incomplete e precipitose.
E’ ormai tempo di riscrivere la parte demaniale del Codice della Navigazione del lontano 1942, che è diventata obsoleta rispetto al nuovo assetto istituzionale e comunitario, anche al fine di introdurre elementi di semplificazione di procedure amministrative che attualmente ritardano o impediscono ammodernamenti e innovazioni di cui il settore ha costantemente bisogno.
Questi ed altri problemi della categoria (IVA, IMU, tassa rifiuti, erosione, incentivi occupazionali), saranno affrontati domani a Marina di Carrara, dove sono attesi centinaia di imprenditori balneari provenienti da tutta Italia, per partecipare al convegno dal titolo: “Le imprese balneari italiane dopo il 2020” che si svolgerà in occasione di Balnearia. L’evento è  organizzato dal S.I.B. Sindacato Italiano Balneari – Confcommercio, FIBA – Confesercenti, CNA – Balneatori e Assobalneari – Confindustria. 

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