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PORDENONE ANTIQUARIA: L’ANTIQUARIATO UN BENE RIFUGIO ANCORA RICHIESTO DAL MERCATO PER COLORO CHE POSSONO INVESTIRE CIFRE IMPORTANTI

Si apre l’ultimo week end di Pordenone Antiquaria, 4^ mostra mercato nazionale di antiquariato in corso alla Fiera di Pordenone fino a domenica 20 gennaio e, vista la buona affluenza finora registrata, gli organizzatori puntano ad eguagliare gli 8.000 visitatori della scorsa edizione. I 3.500 mq dei padiglioni 8 e 9 ospitano in questi giorni circa 50 antiquari e mercanti d’arte provenienti da tutta Italia, selezionatissimi per l’alto livello professionale e la comprovata esperienza, che offrono al pubblico pordenonese il meglio delle loro collezioni di mobili, anche per esterni, argenterie, marmi, statue lignee, dipinti, arte sacra, porcellane, tappeti orientali, maioliche, diamanti, gioielli e tanto altro ancora. Pordenone Antiquaria offre una vetrina su pezzi di valore rappresentativi di periodi della storia dell’arte dal 1500, fino al 1800, con anche proposte nell’ambito del modernariato tipico del 1900: occasioni da non perdere per coloro che cercano un acquisto garantito e che rappresenti anche un investimento sicuro per il proprio patrimonio. Gli oggetti di antiquariato possono ancora essere considerati un bene rifugio? A questa domanda rispondono alcuni antiquari presenti al Salone pordenonese “Sì, per molti versi, soprattutto se la scelta degli oggetti d’arte è compiuta in maniera oculata, in questi casi la rivalutazione può arrivare al 5% annuo. Il settore al momento è a due velocità sul fronte dei prezzi: è in diminuzione il valore delle opere ‘medie’, valore fino a  50.000 €, mentre sta salendo quello delle opere ‘importanti’ oltre i 50.000 €. Al momento ci sono tipologie di antiquariato che non risentono quasi per niente del momento critico e della situazione congiunturale complessiva. Per esempio, mantengono un forte mercato e restano una forma di investimento importante la cosiddetta ‘alta epoca’, ovvero tutto ciò che è veramente antico (dal 400 al 700), specie i mobili del XVI secolo italiano; i pittori minori dell’800 e del 900; il modernariato, a condizione che sia firmato da grandi designer. Questa tendenza è confermata anche dai visitatori di Pordenone Antiquaria nelle cui richieste è ben evidente la “forbice” tra coloro che acquistano un piccolo oggetto di poche migliaia di euro e l’investimento in un bene rifugio per il quale il compratore è disponibile ad alzare di molto la posta. Quasi scomparsa la domanda nella fascia media di mercato” concludono gli espositori. Come da tradizione Pordenone Antiquaria affianca alle proposte commerciali anche mostre di interesse artistico, culturale e storico. L’evento collaterale dell’edizione 2013 è un’inedita mostra dal titolo “L’antico Impero Celeste”, antiquariato dalla Cina come testimone di un’antica civiltà, a cura del Museo d’Arte Orientale Obrietan, collezioni Galleria Thais. Gli oggetti in esposizione sono tutti in vendita e arrivano direttamente dal Museo Obrietan di Brendola, alle porte di Vicenza, il primo museo in Italia interamente dedicato all’Antiquariato Orientale dove è presente una raccolta unica e preziosa di mobili, oggetti e suppellettili provenienti prevalentemente da Cina e Tibet frutto dei numerosi viaggi di ricerca del collezionista vicentino Gioacchino Obrietan, che da più di vent’anni gira l’Oriente in lungo e in largo, alla scoperta di antichi tesori dimenticati dal tempo. Il filo conduttore della mostra “L’antico Impero Celeste”, allestita a “Pordenone Antiquaria”, è uno spaccato della storia di un popolo, del suo rapporto con il quotidiano, l’arte, la bellezza, raccontato attraverso antichi mobili e oggetti da lavoro. Un percorso a ritroso nel tempo che attraversa gli ultimi quattro secoli della storia cinese e tibetana.
 

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