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MEAT DAY: RIFLESSIONI SULLA COMPETITIVITA’ DELL’INDUSTRIA ITALIANA

Meat Day: riflessoni sulla competitività dell’Industria italiana
Nella giornata conclusiva di Cibus Tec 2009n gli Industriali delle carni
si sono confrontati sui temi connessi alla competitività internazionale del
Sistema Italia.

Parma, 30
ottobre 2009 – Venerdì giornata della carne a Cibus Tec. Con il convegno “La
competitività dell’industria alimentare e le criticità nei rapporti
contrattuali: il quadro europeo” inserito nel quadro del Meat Day, Assica,
l’Associazione Confindustriale che riunisce gli Industriali delle carni, ha
voluto offrire ai prorpi associati una momento di approfondimento su alcuni dei
principali temi caldi del comparto.

Spiega Francesco
Pizzagalli
, presidente di Assica: “Abbiamo voluto questo convegno per fare
il punto sulla competitività dell’industria alimentare, con particolare
riferimento al funzionamento della supply chain e alle relazioni contrattuali
tra fornitori e distribuzione. Una tappa di un percorso di approfondimento che
abbiamo iniziato nel 2005.In questo momento di difficoltà economica, dobbiamo
trovare un accordo per definire le regole che portino a un ambiente
contrattuale tra industria e GDO equo e trasparente. Regole non contro qualcuno
ma per definire un quadro di relazioni che permetta a tutte le imprese di
tornare a produrre sviluppo e a contribuire alla crescita di tutta la
filiera.Crediamo che oggi il tema delle regole con le quali si confrontano
l’industria e la distribuzione sia diventata una questione che coinvolge la
stessa sopravvivenza del settore alimentare, che è il primo comparto in Europa
e il secondo in Italia.Si tratta, non a caso, di una questione particolarmente
dibattuta sia a livello nazionale sia a livello comunitario: i rapporti tra
fornitori e GDO sono oggi all’attenzione di tutte le principali istituzioni
europee (Parlamento Europeo, Comitato Economico e Sociale Europeo, Commissione Europea)
e delle istituzioni nazionali sia in Italia (Autorità Garante per la
Concorrenza e il Mercato, Ministero dello Sviluppo Economico) sia in diversi
importanti Stati europei (Competition Commission Inglese, interventi legislativi
in Francia, Accordi industria distribuzione in Spagna)”.

Alla
mattinata hanno preso parte Madi Sharma del Comitato Economico e Sociale
Europeo (I pareri del Comitato Economico e Sociale Europeo, dai termini di
pagamento ai rapporti industria-distribuzione), Michel Coomans, Capo Unità
Direzione Generale Enterprise – Commissione Europea (Competitività
dell’industria alimentare europea: analisi e raccomandazioni del Gruppo di Alto
Livello della Commissione Europea), Chris Bowden, Esperto legale Competition
Commission – Regno Unito (L’Indagine della Competition Commission sulla distribuzione:
i rimedi per i rapporti fornitori-GDO), Horacio Alemán, Vice-Direttore Generale
FIAB – Federación Española de Industrias de la Alimentación y Bebidas (Rapporti
Industria-GDO: il caso spagnolo), Luciano Di Via dello Studio Legale Bonelli
Erede Pappalardo (Processi di regolazione nei rapporti tra fornitori e
distributori: profili antitrust delle esperienze italiane ed estere).

Al
termine, partecipando alla tavola rotonda “Competitività e rapporti
contrattuali: le strategie di intervento” – a cui hanno preso parte anche
Amedeo Teti (Direttore generale per la politica commerciale internazionale –
Ministero dello Sviluppo Economico), Andrea Pezzoli (Direttore agroalimentare e
trasporti – Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato) e Paolo De Castro
(Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo) – Giandomenico
Auricchio
, Presidente di Federalimentare, ha sottolineato come sia
fondamentale “In questo momento di difficoltà economica, dare seguito
concretamente al lavoro che le organizzazioni rappresentative dell’Industria e
della Distribuzione stanno portando avanti con tenacia da circa un anno.

L’obiettivo
comune è proprio quello di individuare, in un protocollo d’intesa tra
Federalimentare, Centromarca, Federdistribuzione, ANCC-Coop e ANCD-Conad, quei
criteri condivisi per razionalizzare i rapporti contrattuali, renderli più
trasparenti e coerenti, consentire la conciliazione di eventuali contenziosi
tra le parti in una sede arbitrale terza che sia al contempo indipendente,
autorevole e riconosciuta da tutti.

E’ giunto
il momento che l’Industria alimentare italiana, in rappresentanza di tutte le
imprese del settore, dalla più piccola alla più grande, e la Distribuzione
organizzata uniscano le proprie forze per vincere la sfida che le attende,
quella di modernizzare il Paese!”.

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