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LE TENDENZE MODA RILEVATE A PROPOSTE 2009

Ciò che distingue l’appuntamento di quest’anno con il tessuto di alta qualità dalle edizioni passate è la presenza di una netta e visibile indicazione di tendenza abbracciata pressoché dalla totalità dei produttori presenti a Proposte 2009.
Le parole d’ordine sono Semplicità apparente e Naturalità.
Valori certi, affidabili. Solide basi in grado di dare equilibrio e certezze in una fase piena di punti interrogativi e difficoltà. Il mood creativo di Proposte 2009 è stato questo: rispondere alla congiuntura mondiale più complicata degli ultimi due secoli fornendo, sul piano estetico e di elaborazione tecnica, un panorama tranquillizzante e sicuro.
Quindi elementi qualitativi indiscutibili, fibre e filati naturali in quantità dominante, perizie tessili affinate e gamme colori morbide, rigorose e poco avvezze agli eccessi. Una sorta di approccio psicologico confortante, un contributo effettivo al bisogno razionale di superare l’attuale complessità del vivere.
Si assiste a una teoria minimale di righe, alternate tra chiari e scuri con ampie declinazioni dei grigi, anche nel tendaggio.

Una diffusione mai così unanime di tessuti naturali, sovente giocati con intrecci semplici. Toni morbidi e quieti vocati a rassicurare, a sottolineare il valore della produzione tessile europea.
Richiami intensi ai decori anni Settanta e tracce optical che emergono rarefatte in un mare di righe e falsi uniti.

Ciascuna azienda ha messo a disposizione gamme cromatiche pressoché infinite, con la consueta capacità a essere fornitori a tutto tondo, in grado di realizzare prodotti personalizzati e originali. Toni sorprendenti nei tessuti, nei tendaggi e nella passamaneria, sofisticati lilla, intera gamma dei viola, melanzana, rosa accostato al giallo, senape, toni verdi e vaniglia. E anche rosso unito al verde o mostarda. Infine, il nero e il grigio con il beige.
In definitiva la cartella cromatica emersa dalle presentazioni di Proposte 2009 risente in misura particolare dell’uso delle fibre naturali, del lino, della seta, del cotone e della lana. Tinte neutre, morbide, mai urlate, declinazioni del beige e dei grezzi affiancate sovente, come accennato, da molteplici interpretazioni dei grigi – quasi sempre nelle tonalità chiare – e da qualche fuga verso le coloriture metalliche, dorate e argentate.

Chi ha voluto esprimersi ancora nella gamma dei forti cromatismi lo ha fatto pescando nell’ambito delle cromie semplici, quasi primarie, talvolta contigue al fluorescente, oppure su quelle gamme assolutamente trendy che attraversano tutte le tonalità del glicine.

A fianco dello spirito razionale di cui era permeata l’esposizione, non è stato difficile rintracciare esercizi temerari ed estremi, lavorazioni importanti e raffinate tratte e ispirate dal mondo contiguo della moda-abbigliamento, come ricami tridimensionali eseguiti con la tecnica del tessuto in spugna, laminati metallici destinati a trasformare decori tradizionali in caleidoscopi di riflessi imprevedibili e poi orditi complessi, disegni a macrocampiture a tutto telaio, velluti dévoré arricchiti da controstampe a creare effetti inusitati, e ancora velluti di alto peso e tale morbidezza da restituire al tatto un effetto di sofficità mai raggiunto prima.

Da non dimenticare gli effetti di cangianza ancora molto presenti utilizzati per motivi decorativi di varia dimensione, ma anche tecniche e tipologie di tessuto ripresi dalla tradizione della cultura occidentale, come pied-de-poule, righe, quadretti, shetland, tartan, broccatello classico e successive interpretazioni, trattati con materiali diversi quali lana, cotone, rayon, ciniglia o velluto.

Di particolare interesse le superfici tecniche: microfibre stampate con sistemi laser a creare un effetto pelle di daino, tessuti resistentissimi, lavabili e antifiamma che traslocano momentaneamente dal mondo dell’arredamento per diventare basi perfette per borse high-tech.
Tessuti d’arredamento tali da poter essere indifferentemente usati per interno o esterno. L’outdoor è certamente una delle nuove frontiere più interessanti cui si dedicano diversi produttori di Proposte.

Da tenere presente che il tessuto da esterni necessità di una sintesi di alto livello tra estetica e tecnica, perché deve possedere qualità decorative ma anche e soprattutto resistenza ai fattori climatici: la qual cosa rappresenta una sfida stimolante per le imprese impegnate.

Rispetto agli anni scorsi, assumono definitivamente importanza le mischie di diversi filati (lana, seta, cotone, lino, iuta, bambù…). E vediamo quindi la seta con il cachemire, con il mohair, la soia con la lana, e la ciniglia di bambù, il lino con l’acetato e la seta, il lino con la viscosa, la seta e il poliestere.
Si consolida la tendenza di tessuti fatti interamente di lana.

La natura si riflette sui tessili per decorazione con la sua forza abituale: pelli maculate di felini, alberi, rami, foglie, fiori acquerellati disegnati a mano, tagliati su sfondi lisci, aiuole colorate disposte ordinatamente su tessuti trasparenti.

Nelle tende si apprezzano i diversi effetti di trasparenza, a base di cotone, lino o poliestere con l’aggiunta di motivi vellutati o dévoré.

I ricami sono meno presenti nelle collezioni, e continuano a essere realizzati con diverse qualità di filato, ciniglia, lana. Applicazioni di cristalli tagliati. Effetti rugosi ed effetti seersucker. Tulle ricamato e goffrato, metallizzato con rilievi rustici.

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