Aefi - Associazione esposizioni e fiere italiane

Rassegna stampa

Il Sole 24 ore

28/02/2012

Fiere. La Corte d'Appello: paghi subito

Da Federlegno 6,5 mln a Bologna

di Emanuele Scarci Emanuele Scarci

LE PARTI - Campagnoli: i contratti si rispettano e il risarcimento equivale ai minimi garantiti Gli industriali: la decisione verrà riformata in appello

Ennesimo colpo di scena nella guerra per accaparrarsi il business delle fiere e alla quale prendono parte quartieri fieristici, organizzatori privati e associativi. Tutti in lotta feroce tra loro.
La Corte di appello di Roma ha respinto la richiesta di Federlegno di sospensione dell'esecuzione della sentenza del Tribunale di Roma che, nel settembre 2011, aveva riconosciuto l'illegittimità del recesso operato nel 2007 dalla Federazione delle imprese del legno arredo (rappresentata da Federlegno Arredo Srl) dall'accordo stipulato con BolognaFiere per la realizzazione di Saiedue a Bologna. Federlegno dovrà quindi risarcire subito 6,5 milioni all'ente bolognese.
Federlegno preferisce non commentare e ricorda di aver fatto ricorso in appello. Armando Campagnoli, presidente di BolognaFiere, osserva che «non abbiamo mai dubitato dell'esito della vicenda. I 6,5 milioni di risarcimento sono orientati al minimo garantito di cui l'inadempienza contrattuale di Federlegno ci ha privati. BolognaFiere aveva sostenuto ingenti investimenti e i giudici glieli hanno riconosciuti».
Saiedue è il salone leader dell'architettura e delle tecnologie per l'edilizia che fino al 2007 si è svolto a Bologna per volere dell'ente organizzatore Federlegno. Ma che in seguito si è trasferito a Milano con il nome di Made Expo. Lo scorso ottobre Saiedue a Bologna e Made Expo a Milano si sono svolte in contemporanea.
«L'unilateralità della facoltà di recesso in questione – aggiunge Campagnoli – è in aperto contrasto con un assetto negoziale voluto dalle parti che, a fronte di un rapporto contrattuale della durata complessiva di dieci anni, aveva subordinato l'eventuale interruzione del rapporto solo alla comune volontà delle stesse». Ma Campagnoli va anche oltre: «La sentenza – dice – vuole essere anche un punto fermo per il mondo fieristico dove contratti liberamente firmati tra le parti vengono il giorno successivo smentiti per un nuovo calcolo di convenienza. Questo è un elemento di debolezza del sistema Italia. Serve invece un sistema alla tedesca: grandi soggetti organizzatori, partnership di lungo termine e scelte imprenditoriali».
In occasione della sentenza di primo grado, Federlegno aveva sottolineato che «la decisione di primo grado del Tribunale di Roma, che peraltro ha accolto soltanto parzialmente le domande di BolognaFiere riconoscendo le altre come infondate e non provate, è già stata oggetto di impugnazione avanti la Corte d'appello di Roma in quanto erronea sotto diversi profili in fatto e in diritto». Insomma, la vicenda potrebbe preservare nuovi colpi di scena.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Emanuele Scarci Emanuele Scarci

AEFI - Associazione Esposizioni e Fiere italiane

Via Emilia, 155 - 47921 Rimini - Tel: +39 0541-744229 Fax: +39 0541-744512 E-mail: info@aefi.it

P.IVA 03621660962 Copyright Aefi 2003-2024 - Tutti i diritti riservati